Festa all’Almagià per le “magliette gialle” di Lavori in Comune

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Sono i 558 ragazzi tra i 14 e i 18 anni (346 femmine e 212 maschi) che hanno partecipato alla terza edizione del progetto di volontariato e cittadinanza attiva “Lavori in Comune”, promosso dall’amministrazione comunale e realizzato in collaborazione con 78 tra enti, associazioni, comitati cittadini, pro loco, volontari e tutor.

Durante le vacanze estive i ragazzi hanno partecipato a 71 laboratori, in 27 località del comune, nel corso dei quali hanno, tra le altre cose, realizzato interventi di abbellimento di strutture ad uso collettivo e di aree pubbliche; preparato materiali didattici e giocattoli per bambini; svolto iniziative a favore di ragazzi diversamente abili; accolto i turisti in visita a Ravenna.

E qualche giorno fa le “magliette gialle” si sono godute, con le loro famiglie, la festa che il Comune ha organizzato all’Almagià per ringraziarli e consegnare loro l’attestato che gli consentirà di chiedere alle proprie scuole il riconoscimento dei crediti formativi maturati.

Durante la festa, alla quale sono intervenuti tra gli altri il sindaco Fabrizio Matteucci e l’assessore alle Politiche giovanili Valentina Morigi, si sono esibiti i ragazzi del gruppo Shine Parkour e quelli che hanno partecipato a Marina di Ravenna al laboratorio “Rap Style”, presentando in prima assoluta il rap realizzato durante il laboratorio stesso. Sono stati inoltre proiettati e messi in mostra filmati, foto e materiali che documentano il lavoro fatto nel corso dell’estate dalle “magliette gialle”, come ormai vengono da tutti chiamati i ragazzi e le ragazze di “Lavori in Comune”.

“Dai 190 iscritti alla prima edizione – commenta l’assessora alle Politiche giovanili Valentina Morigi – siamo passati ai 404 dell’anno scorso e ai 558 di quest’anno. Questa crescita conferma una mia fortissima convinzione, cioè che se i giovani vengono opportunamente stimolati a partecipare a iniziative a favore della loro comunità, che allo stesso tempo riguardino i loro interessi e suscitino la loro curiosità, la loro risposta è immediata e positiva. Certo, l’opportunità di ottenere crediti formativi ha un peso importante nella scelta, ma dalle domande fatte ai ragazzi risulta che la stessa importanza viene attribuita alla possibilità di fare nuove esperienze, seguita da quella di sentirsi utili”.

Al termine dei laboratori i ragazzi e le ragazze hanno risposto a un questionario di verifica dell’esperienza svolta (di 558 questionari distribuiti ne sono stati riconsegnati 436). Tra i risultati si cita il fatto che per il 67 per cento di coloro che hanno risposto questa è stata la prima esperienza, mentre il 33 per cento ha partecipato al progetto anche nel 2013. Il 76 per cento ha apprezzato molto l’attività che ha svolto, il 21 per cento abbastanza, il 2 per cento poco. Per il 23 per cento si è trattato di una attività che ha valorizzato del tutto le proprie competenze, per il 52 per cento molto, per il 20 abbastanza, per il 5 poco. Il 42 per cento si è sentito del tutto coinvolto nel gruppo, il 39 molto, il 15 abbastanza, il 3 poco, l’1 per niente. Infine, l’8 per cento non ripeterebbe l’esperienza l’anno prossimo, il 92 per cento sì.

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