Gianfranco Spadoni (Udc) si rivolge al consiglio comunale di Bagnacavallo

"Decisione finale del consiglio comunale chi trae vantaggio da quest’operazione? Estremo appello affinché valuti con grandissima attenzione l’intricata questione dell’area Naviglio 2"

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“Dopo la variante approvata dalla Provincia il 31 marzo scorso – dice il consigliere provinciale –, lunedì 13 aprile il Consiglio darà il via definitivo all’operazione e, con molta probabilità, non si potrà più tornare indietro”.

“Il mio appello ai singoli consiglieri – specie quelli del Partito democratico – a esprimere un voto ponderato  di responsabilità  e non legato, a prescindere,  agli ordini di scuderia, così come hanno fatto, peraltro i  consiglieri in Provincia di Sel e di Federazione della sinistra con il loro timido ma eloquente  voto di astensione. Otretutto, la vendita dell’area non cambierà le sorti di Stepra, formalmente proprietaria del terreno in questione, anche se, in realtà, la proprietà effettiva appartiene alle banche.

 

La triste esperienza di Stepra è destinata, comunque,  procede con caparbia alla liquidazione totale  e, certo, le risorse introitate provenienti da questa ostinata vendita non cambieranno  in modo indicativo il  grave quadro economico della società stessa. Inoltre si senza tenere conto delle due associazioni del commercio fortemente contrarie a tale operazione.  

Tra l’altro, una pianificazione degna di questo nome  dovrebbe prendere atto della  saturazione del settore alimentare nella realtà di Bagnacavallo abbondantemente  coperto dall’esistente e da un corollario di attività omologhe sparse nelle località vicine. Si tratta davvero di una forzatura che in quella località non offrirà vantaggi reali di alcun tipo ai cittadini di Bagnacavallo e rappresenterà solo un colpo mortale per il suo centro storico.
La domanda più naturale, tuttavia, sorge spontanea: da questa operazione chi ne trae effettivo vantaggio?”

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