Faenza, è morto Filippo Monti: il cordoglio del sindaco Malpezzi e del vicesindaco Isola

L'architetto era nato a Faenza nel 1928. La sua originale ricerca sviluppata per oltre mezzo secolo è testimoniata dalle tantissime opere realizzate

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«Con la scomparsa di Filippo Monti, Faenza perde probabilmente il suo più illustre e famoso architetto di epoca moderna. La notizia ci addolora e ci rattista». Queste le prime parole del Sindaco di Faenza Giovanni Malpezzi e del Vice Sindaco Massimo Isola, che esprimono il cordoglio per l’improvvisa scomparsa dell’architetto Filippo Monti, notizia appena diffusasi in città.

«Nel solco della scuola dei grandi architetti che nei secoli hanno plasmato la nostra città – proseguono sindaco e vice sindaco – attraverso le sue opere pubbliche e private, Filippo Monti ha saputo interpretare l’architettura attraverso un’evoluzione stilistica e un metodo di progettazione rivolto costantemente all’invenzione e all’innovazione, con la capacità, unica, di saper armonizzare in maniera magistrale l’opera al suo contesto. La sua originale ricerca sviluppata per oltre mezzo secolo è testimoniata a Faenza dalle tantissime opere realizzate, il cui riconosciuto valore è tutt’oggi oggetto di studio nelle più importanti facoltà di architettura, tra cui Firenze e Venezia. Tra queste non si possono non ricordare il complesso residenziale S.Margherita in via Firenze, e la sede centrale delle Poste in via Naviglio, anche se l’elenco sarebbe ovviamente molto lungo. Coincidenza ha voluto – concludono Malpezzi e Isola – che proprio in questi giorni sia stato inaugurato un temporary shop di Natale per la promozione e la valorizzazione della ceramica faentina, proprio in uno degli ultimi “gioielli” realizzati da Monti, il negozio di Piazza del Popolo n.15/16».

Filippo Monti era nato a Faenza nel 1928. Dopo essersi diplomato geometra nel 1947, iniziò a seguire i corsi di pittura e disegno alla scuola di Arti e Mestieri, sotto la guida di Francesco Nonni, per poi iscriversi alla facoltà di Architettura di Firenze, dove si laureò nel 1954. Oltre ai già citati interventi pubblici e privati nella sua Faenza, diventati fra l’altro un apprezzato percorso di visite guidate da parte della Pro Loco, tra le sue opere più significative vanno senz’altro segnalate la chiesa di San Vincenzo de’ Paoli a Bologna e la ristrutturazione della sede della Camera di Commercio Industria e Artigianato di Ravenna. Uomo di arte e di cultura tout court, Monti è stato autore di molti scritti fra cui spicca il grande lavoro di traduzione in romagnolo della Commedia dantesca. Per i meriti acquisiti, nel 2011 fu insignito dell’onorificenza di “Faentino sotto la Torre”.

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