Operazione all’anca per il Maestro Riccardo Muti dopo una caduta nella sua casa di Ravenna

Secondo quanto riporta l'Ansa, l'intervento è perfettamente riuscito e Muti scalpita per tornare ai suoi impegni

Più informazioni su

Sto bene grazie, è stata una caduta sciocca“: è questo il commento del Maestro Riccardo Muti, in ospedale da tre giorni, operato d’urgenza per la ricomposizione di una frattura all’anca. L’incidente, uno scivolone in casa sua a Ravenna appena rientrato dal lungo tour in Asia, lo ha costretto ad annullare la partecipazione ai cinque concerti in programma in Usa dall’11 febbraio con la sua Chicago Symphony Orchestra.

Ma  – come riporta l’Ansa – lui già sbuffa, morde il freno, dispiaciuto per il riposo coatto fuori programma. Risponde al telefono e ai tantissimi sms di auguri e intanto pensa a quando potrà tornare sul podio.

La caduta lunedì 1 febbraio di sera, appena rientrato dalla tournée nei teatri di Taiwan, Tokyo, Pechino e Sud Corea (pare sia inciampato su due gradini di casa venendo giù di peso): poi il ricovero d’urgenza all’ospedale Santa Maria delle Croci e l’operazione nel reparto di ortopedia e traumatologia diretto dal primario Alberto Belluati, per una riduzione di una frattura scomposta. Accanto al Maestro, la moglie Cristina Mazzavillani Muti.

L’intervento, secondo quanto apprende l’ANSA, è perfettamente riuscito, il paziente si è ripreso subito bene, anche se dall’ospedale non arrivano neppure oggi, quando la notizia fa il giro del mondo, bollettini medici ufficiali. È lui che ha voluto così, spiegano dalla struttura. Subito dopo il ricovero, riferiscono, il Maestro “ha dato precisa disposizione affinché non siano divulgate notizie sul suo stato di salute e sul decorso in aggiunta alle informazioni fornite dalla portavoce della Chicago Symphony Orchestra”.

Informazioni del resto scarne in cui Eileen Chambers, la addetta stampa in questione, si limita ad annunciare che Muti ha dovuto rinunciare alla sua presenza a Chicago per i concerti, che si sarebbero dovuti tenere l’11, il 16, il 18 e il 20 febbraio con un evento speciale il 19 sempre dello stesso mese nell’antica Cattedrale di Chicago. Ma nessun particolare sull’incidente, né sulla prognosi e la lunghezza stimata delle cure necessarie per riprendere la mobilità.

Dal sovrintendente del Teatro alla Scala Alexander Pereira al ministro della cultura Dario Franceschini, l’augurio anche oggi è unanime: “Maestro, guarisca presto!”

Più informazioni su