In sella alla bicicletta rubata spacciava cocaina: arrestato dai carabinieri a Faenza

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Un 38enne originario del Marocco, clandestino, con dosi di cocaina addosso pedalava “tranquillamente” per il centro a Faenza in sella ad una bicicletta rubata. Non aveva considerato però il più classico degli imprevisti: il proprietario di quella bicicletta, molto appariscente, di colore arancione, che gli era stata rubata qualche giorno prima, se l’è vista passare davanti con in sella uno sconosciuto in via Laghi. Così non ha perso tempo ed ha chiamato con il cellulare il 112. 

 

In pochi minuti un equipaggio del nucleo operativo e radiomobile ha intercettato la bicicletta condotta da uno straniero che è risultato essere il 38enne originario del Marocco non in regola con il permesso di soggiorno. Ai militari dell’arma, l’uomo ha detto di aver trovato la bici poco prima abbandonata poco lontano e di averla recuperata. I carabinieri non solo non gli hanno creduto ma hanno anche notato in lui un eccessivo nervosismo e lo hanno perquisito. Il marocchino ha cercato di disfarsi di una dose di hashish lasciandola cadere per terra poi vistosi scoperto ha detto che quella era l’unica droga in suo possesso. In caserma però, dopo una più approfondita perquisizione, all’interno della scarpa sinistra aveva due dosi di cocaina del peso complessivo di circa 5 grammi, nella tasca interna del giubbotto aveva altre due dosi più piccole di cocaina da mezzo grammo ciascuna ed, ancora, nell’altra scarpa, aveva due grammi di hashish. Infine, aveva con sé quasi 500 euro in banconote.

 

La droga è stata sequestrata insieme al denaro che è stato ritenuto profitto dell’attività di spaccio visto che il 38enne non ha saputo giustificare come lo avesse guadagnato, la bicicletta invece è stata restituita al proprietario. Il “pusher” è stato arrestato in flagranza per “detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti” e “ricettazione”, provvedimento avallato dalla dottoressa monica gargiulo della Procura della Repubblica di Ravenna che ha disposto di trattenerlo per la notte in camera di sicurezza. L’arresto è stato convalidato davanti al giudice Monica Zavatti ed il 38enne ha patteggiato quattro mesi di reclusione, pena sospesa. Dopo la sentenza è stato rimesso in libertà.

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