Catamarano in avaria nella notte, tre persone salvate dalla Guardia costiera di Ravenna

Mayday intorno alle 2, da una imbarcazione con motore fuori uso, parziale disalberamento e infiltrazioni d'acqua, in balia delle onde al largo di Porto Garibaldi

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Anche questa notte intensa attività per il personale della sala operativa della direzione marittima di Ravenna e duro lavoro per gli equipaggi delle motovedette del corpo delle Capitanerie di Porto, impegnati in un difficoltoso soccorso in favore di tre diportisti su di un catamarano denominato “Shaka”. Erano circa le 2.31 quando la sala operativa ha intercettato una chiamata di soccorso mayday su ch 16, proveniente da un catamarano a vela con 3 persone a bordo di nazionalità italiana, in procinto di affondare, a circa 20 miglia dalla costa, a largo di Porto Garibaldi.

Il catamarano di bandiera belga, proveniente da Venezia e diretto in Sicilia, a seguito di un peggioramento delle condizioni meteo-marine ed un improvviso ed intenso fortunale occorso durante la navigazione, aveva riportato gravi danni strutturali con parziale disalberamento, difficoltà di manovra, motore in avaria, impianto elettrico in black-out, prua danneggiata con infiltrazioni d’acqua e galleggiabilità compromessa.

La Capitaneria ha disposto l’uscita immediata della motovedetta Cp 847 di Ravenna e della motovedetta Cp 2085 di Porto Garibaldi e intanto ha preallertato il comando dell’Aeronautica di Poggio Renatico per un’eventuale successivo impiego del mezzo aereo e disposto dirottamento del peschereccio “Giuliana” impegnato in attività di pesca in zona.

Poco dopo la motovedetta Cp 847, appena giunta in zona ricerche, nonostante le difficoltose comunicazioni radio con l’unità alla deriva e le precarie condizioni di visibilità, è riuscita a stabilire un contatto visivo con il catamarano e, poco dopo, ad affiancarlo..

La motovedetta Cp 847 ha potuto così procedere al salvataggio e al recupero delle 3 persone in lieve stato di ipotermia ma in buone condizioni di salute e non bisognose di assistenza medica. Ad ogni modo, appena giunti agli ormeggi nel porto di Ravenna, l’equipaggio della Guardia costiera ha fornito le prime assistenze ed ogni conforto alle persone non più in pericolo di vita.

“Un soccorso portato a termine con successo in brevissimo tempo, – commenta la Capitaneria di Porto di Ravenna – grazie alla tempestività del personale della sala operativa e degli equipaggi delle motovedette, che – anche grazie a volenteroso interessamento del peschereccio “Giuliana”, subito messosi a disosizione dell’autorità marittima – ha permesso di salvare tre vite umane.

Da segnalare anche l’encomiabile spirito dei diportisti in pericolo che, nonostante la tragica situazione con il mezzo che imbarcava acqua, al buio e con ogni strumento a bordo in completa avaria, con grande coraggio e serenità hanno saputo farsi guidare dal personale della sala operativa via radio, indossando subito le cinture di salvataggio e fornendo fin da subito chiare informazioni con le precise coordinate geografiche della loro posizione, facilitando pertanto le operazioni di soccorso da parte della motovedetta Cp 847 intervenuta”.

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