Lite tra coniugi a Faenza: la moglie vittima di soprusi, angherie e violenze da anni

Nell'ultimo episodio aggredita verbalmente e fisicamente anche la figlia sedicenne della coppia. La donna e sua figlia grazie al tempestivo intervento della Polizia di Faenza vivono in una nuova abitazione “protetta”

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La Polizia di Stato giorni addietro è intervenuta in un’abitazione di Faenza a seguito di una lite in atto tra due coniugi. Sul posto gli agenti riuscivano a mettere in sicurezza una donna e sua figlia minorenne che erano state minacciate ed aggredite verbalmente e fisicamente dal marito/padre, D.I., cittadino rumeno di 47 anni il quale, tra l’altro, aveva sottratto il cellulare alla moglie pretendendo di controllare le foto e i messaggi ricevuti e non voleva restituirlo.

 

Dopo essere state medicate presso il locale Pronto Soccorso, la donna e la figlia sedicenne, hanno trovato ospitalità presso un’amica e il giorno successivo la donna ha sporto denuncia presso il Commissariato di P.S. di Faenza, raccontando di essere vittima ormai dal 1997, cioè da quando aveva raggiunto il marito in Italia dalla Romania, di soprusi, angherie e violenze da parte del marito, che spesso rientrava in patria per cercare lavoro e quando tornava in Italia solitamente si ubriacava e pretendeva di avere rapporti sessuali a forza con la moglie.

 

Ha denunciato altresì nel dettaglio almeno altri due episodi di violenza sessuale subiti dal marito, nell’ottobre 2015 e nel febbraio 2016, oltre a numerosi rapporti a cui, costretta dall’uomo, aveva subito perché esasperata dall’estenuante insistenza ed a seguito di botte e insulti. Dell’ultimo episodio denunciato era stata testimone anche un’amica minorenne della figlia, che l’aveva accompagnata a casa proprio mentre era in atto l’aggressione, testimoniando la presenza dell’uomo con i pantaloni abbassati e della donna che urlava alla figlia di chiamare le forze dell’ordine.

Il personale dell’Ufficio Anticrimine del Commissariato ha approntato immediate verifiche ed approfondimenti che hanno portato a delineare la personalità  dell’uomo, il quale era assiduo consumatore di sostanze alcooliche e si comportava da sempre come padre padrone nei confronti della moglie e anche della figlia. Si trattava insomma di un rapporto famigliare “di forza” subito da anni fino a quando la donna, nel 2010, aveva conosciuto un altro uomo e manifestato al marito l’intenzione di separarsi. L’uomo quindi, che si trovava in Romania, si era precipitato in Italia con l’intenzione, a suo dire, di ucciderla poiché l’aveva tradito. In quell’occasione era intervenuta anche una pattuglia dei Carabinieri di Faenza, che aveva allontanato l’uomo dall’abitazione e lo aveva accompagnato alla stazione, assicurandosi che si allontanasse dalla città.

Dopo l’ultimo episodio la donna, su indicazione dei poliziotti intervenuti, ha preso contatti con la locale Associazione antiviolenza SOS donna che la segue legalmente.
L’autorità giudiziaria competente, tempestivamente informata con dettagliata relazione da personale di questo Ufficio Anticrimine, in tempi rapidi ha emesso nei confronti dell’uomo la misura cautelare dell’obbligo di allontanamento dalla casa famigliare, prescrivendo inoltre il divieto di avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla donna, con divieto di comunicare con la stessa con qualsiasi mezzo.
La donna e sua figlia ora, grazie al tempestivo intervento della Polizia di Faenza, vivono in una nuova abitazione “protetta”, mentre ieri l’uomo è stato sottoposto ad interrogatorio di garanzia da parte della competente autorità giudiziaria.  

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