Blitz dei Carabinieri del NAS in alcuni ristoranti etnici di Faenza: chiuso un kebab

Multa di oltre 3000 euro e sospensione dell'attività per un esercente pakistano del centro di Faenza: non venivano rispettati i requisiti generali in materia di igiene

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“Nell’ambito di specifici servizi disposti dal Comando Carabinieri per la Tutela della Salute di Bologna, i militari dell’arma hanno eseguito alcune attività ispettive in diversi locali di ristorazione del faentino per verificare il rispetto delle procedure di preparazione dei prodotti alimentari, dell’autocontrollo e della rintracciabilità degli alimenti utilizzati.”

 

“L’attività ispettiva ha avuto inizio da alcune segnalazioni dei Carabinieri della Compagnia di Faenza che provvede costantemente al monitoraggio degli esercizi pubblici comprendenti negozi per la vendita di prodotti alimentari (minimarket), kebab, ristoranti etnici e take away che ci sono nel territorio.”

“In particolare, è finito nel mirino dei NAS un kebab che si trova in centro a Faenza. Al titolare, originario del Pakistan, sono state contestate alcune irregolarità che riguardano l’inosservanza dei requisiti generali in materia di igiene previsti dal regolamento europeo a tutela della salute dei consumatori. La normativa europea (regolamento (ce) n. 852/2004), infatti, fissa una serie di obiettivi di sicurezza alimentare che ogni impresa di ristorazione è tenuta a soddisfare, stabilendo anche pesanti sanzioni in caso di inosservanza.”

 

“Nello specifico, i Carabinieri del NAS accompagnati dai colleghi della Compagnia di Faenza hanno accertato anche l’assenza di idonee misure di autocontrollo che gli operatori del settore nella produzione di alimenti devono seguire per prevenire l’insorgere di problemi igienico-sanitari ed evitare rischi per la salute dei consumatori. Oltre tremila euro di sanzioni pecuniarie sono state elevate nei confronti del titolare. Inoltre, le carenze accertate sono state segnalate al Dipartimento di Sanità Pubblica dell’azienda U.S.L. di Ravenna che ha emesso provvedimento di sospensione dell’attività fino a quando il locale non sarà adeguato agli standard igienico-sanitari previsti dalla normativa vigente, imponendo misure di igienizzazione adeguate per garantire la sicurezza degli alimenti.”

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