La “Notte europea dei ricercatori” alla conquista della Romagna venerdì 30 settembre

Iniziative in tutte le sedi universitarie decentrate di Rimini, Forlì, Cesena e Ravenna, Predappio e Faenza per aprirsi il più possibile alla città

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David Bowie e le tartarughe di mare; il gelato e la storia del ragù. E ancora, docce cosmiche, superpoteri degli animali e il supercalcolo per negati. Sono solo alcuni dei protagonisti della “Notte europea dei ricercatori” che per la prima volta, venerdi 30 settembre, esce in massa da Bologna e va alla conquista della Romagna. Con iniziative in tutte le sedi di Rimini, Forlì, Cesena e Ravenna, Predappio e Faenza comprese, sviluppate lungo ipotetiche linee di metropolitana. 

L’obiettivo, spiega alla stampa presentando le attività organizzate a Rimini il coordinatore del consiglio di Campus, Sergio Brasini, è “fare capire l’importanza dell’insediamento universitario, che si apre alla città”. Tra gli eventi in programma, dalle 17 alle 23 due aperitivi scientifici, dedicati rispettivamente alle malattie del terzo millennio e alla storia della ricerca scientifica in Italia, e una tavola rotonda sulla cultura al teatro Galli.

“Si ricalca la manifestazione Unijunior che avvicina i ragazzi delle medie e anche più piccoli” al mondo accademico, articolando le diverse iniziative lungo “tre tipi di percorsi”. La linea azzurra sul benessere, per esempio, vede tra le fermate quella per imparare a costruire le cellule, quella per conoscere i principi chimico-fisici alla base del gelato e quella che racconta la ricerca nel turismo. La linea verde su ambiente e sostenibilità si muove tra chimica, riciclaggio e qualità dell’aria. La rosa, dedicata a cultura e innovazione, racconterà, tra l’altro, la storia del cantante David Bowie, con documenti, installazioni e una lezione dal vivo, legandosi alla programmazione del museo Mambo di Bologna.

“Sono orgogliosa di questa iniziativa con un calendario di eventi molto bello”, commenta l’assessore alla Ricerca del Comune di Rimini, Eugenia Rossi di Schio, sottolineando l’importanza di “stimolare l’incontro tra luoghi del sapere e cittadini”.

Occorre, aggiunge, “consolidare il rapporto tra Comune e Università e quello tra comunità e Università”. In particolare “intensificando lo scambio tra Ateneo, territori e impresa locale. C’è bisogno di specializzazione industriale”, rimarca l’assessore, per colmare il gap con le altre realtà regionali sulla “bassa” percentuale di investimenti in ricerca.

La “Notte europea dei ricercatori” affascina il presidente di Unirimini e membro del consiglio di amministrazione dell’Ateneo, Leonardo Cagnoli. Infatti, “per il campus è fondamentale il rapporto tra Università e territorio”, e creare questo tipo di “ponti” è tra gli scopi della società partecipata che si occupa di promuovere l’ateneo riminese. Con la manifestazione, conclude, “si mettono in vetrina”, anche attraverso l’evento “Una notte al dipartimento”, le attività del campus che “sono svolte quotidianamente con un livello scientifico alto”.

INIZIATIVE A FORLI’, PREDAPPIO, CESENA, RAVENNA E FAENZA

 

Uscendo da Rimini, a Forlì e Predappio a partire dalle 19 le attività si svilupperanno lungo tre linee di metropolitana. Nel capoluogo la viola andrà alla ricerca della società del futuro tra web, Ue e legalità; la gialla di una lingua comune tra interpreti per una notte, fumetti e Brexit. Qui la linea rossa si muoverà verso il volo perfetto, tra certezze e incertezze entro e oltre l’atmosfera terrestre.

Nella vicina Cesena, linea blu dedicata alla società inclusiva, tra stereotipi, pregiudizi e un focus sulla terza età. La linea arancione è dedicata al cibo e dunque carne, olio, vino e un “assaggio” a quello del futuro. E la rosa alla sicurezza.

Infine, a Ravenna, altre tre linee, viola su musica e immagini, gialla sul passato, verde sull’ambiente che verrà. Alle quali si aggiunge l’azzurra, a Faenza, per conoscere la ricerca nella cittadina romagnola.

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