Guardia di Finanza, individuati 8 lavoratori sfruttati nella raccolta delle mele a Massa Lombarda

Tutti di origine rumena e albanese, cinque di questi erano totalmente sprovvisti del contratto di assunzione, mentre quello dei rimanenti tre lavoratori presentava delle irregolarità. Per il datore scattano sanzioni da 1.500 a 9.000 euro

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Nell’ambito di un controllo in materia di contrasto allo sfruttamento della manodopera irregolare, i militari della Tenenza della Guardia di Finanza di Lugo, coadiuvati da personale della Direzione Territoriale del Lavoro di Ravenna, hanno individuato, su un fondo di proprietà di un’azienda agricola di Massa Lombarda, 8 lavoratori di cui 5 totalmente “in nero” e 3 irregolari.

 
I braccianti, di origine rumena ed albanese, intenti a raccogliere mele, sono risultati per la maggior parte sprovvisti del contratto d’assunzione e per essi il datore di lavoro non ha presentato la comunicazione preventiva agli enti preposti. Per ogni posizione di lavoro “in nero” rilevata, le Fiamme Gialle hanno avviato la procedura per l’irrogazione della “maxi-sanzione”, che va da un minimo di 1.500 euro ad un massimo di 9.000 euro, ai sensi della normativa di settore da ultimo modificata con la Legge n. 151/2015.
Per le tre posizioni irregolari individuate, la Direzione Territoriale del Lavoro determinerà le sanzioni da applicare. Dall’inizio del 2016, nel corso dell’attività svolta a contrasto del “lavoro sommerso”, i Reparti della Guardia di Finanza della Provincia di Ravenna hanno complessivamente individuato 95 posizioni di lavoratori irregolari (di cui 61 totalmente “in nero”), sanzionando 23 datori di lavoro che sfruttavano tale manodopera, alterando le regole del mercato e danneggiando i cittadini e le imprese che operano nell’osservanza della legge.

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