Alberghini: “Chi non sa gestire piazza Kennedy, come può gestire i profughi?”

È la preoccupazione del consigliere comunale Massimiliano Alberghini che, indignato sulla questione dei bagni pubblici di piazza Kennedy, avanza perplessità su come l'Amministrazione possa avere la competenza per gestire una questione molto delicata come quella dei profughi

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“Dopo aver speso (o dilapidato?) € 1.375.000 per aprire e chiudere una Piazza senza un preventivo piano progettuale, ecco che dal nulla spuntano scatolonicontainer come elemento centrale della nuova Piazza che dovrebbe rappresentare il fulcro del rilancio turistico del centro storico. Perfettamente in armonia con Palazzo Rasponi!”. Questo l’incipit del commento del consigliere Massimiliano Alberghini, che tenta un allaccio tra temi apparentemente lontani come i lavori pubblici, l’ampliamento dell’iper e la gestione dei profughi.

“Il Sindaco e la Giunta – continua Alberghini – si dicono sorpresi e informano i cittadini che non sapevano nulla , gli scatoloni sono spuntati per caso forse provenienti da Marte con quella bella scritta pubblicitaria a caratteri cubitali : “ Toilettes”. Ora la giunta ci informa che è già al lavoro per una soluzionerattoppo all’obbrobrio piovuto dal nulla. Bene, altro tempo e altro denaro sperperato. E l’economia del centro storico sta morendo rapidamente, ma forse è questa la progettazione in atto: via dal centro, tutte le strade portano all’iper”.
La reazione del consigliere alle risposte fornite a caldo dall’Amministrazione appare decisamente indignata: “Non è ammissibile che un’Amministrazione Pubblica si nasconda dietro ad un “non sapevamo nulla”. Come Primo Cittadino di questo Comune e professandomi esperto di turismo, mai potrei permettere che nella mia amministrazione ci sia chi giochi contro. Perché, se è vero che Sindaco e Giunta nulla sapevano, qualcuno qualche firma di autorizzazione l’avrà pur messa”.
E prosegue, trovando qui anche un allaccio alla questione della gestione profughi: “Vogliamo fare chiarezza? A questo punto ci si può chiedere cosa centri la gestione dei profughi con gli scatoloni di Piazza Kennedy. La scorsa settimana si è discusso nella Commissione di pertinenza sulla gestione dei profughi che presumibilmente verrà presa in carico direttamente dal Comune. Si tratta di un problema delicatissimo e di difficile soluzione, che ricordiamo solo per Ravenna costa oltre 5 milioni all’anno di soldi pubblici anche se non provenienti dalle casse comunali. La prima riflessione che ho fatto è questa: come può un Amministrazione che non è in grado di gestire la banalità di bagni pubblici, vedendosi istallare a sua insaputa scatolonicontainer di fianco a Palazzo Rasponi, gestire un problema di così ampia portata come la gestione dei profughi?”.

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