Ubriaco al volante non si ferma all’alt e accusa i Carabinieri di furto e botte: arrestato 57enne

L'uomo è un 57enne di Bagnara di Romagna ed è stato fermato lungo la via Emilia Ponente martedì notte

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Martedì notte un 57enne di Bagnara di Romagna che al volante della sua auto stava percorrendo la via Emilia Ponente, non si è fermato all’alt dei Carabinieri e si è dato alla fuga a forte velocità zigazagando pericolosamente. Quando è stato raggiunto dopo un prolungato inseguimento, si è “barricato” nell’auto rifiutandosi di uscire e scagliandosi contro i Militari dell’Arma.

Alla fine è stato arrestato per resistenza, lesioni a pubblico ufficiale e calunnia aggravata. Tutto è cominciato attorno all’1.30 di mercoledì 2 novembre: due Carabinieri della Stazione di Castel Bolognese, mentre stavano effettuando un posto di controllo alla circolazione stradale lungo la via Emilia Ponente, hanno visto un’autovettura provenire dalla careggiata opposta che zigzagava pericolosamente. Per invitare il conducente a fermarsi, i Militari dell’Arma hanno acceso la sirena ed intimato l’alt con la paletta d’ordinanza, ma non è servito a nulla perché l’auto ha aumentato la velocità, sbandando vistosamente, anche a rischio di coinvolgere altre auto che sopraggiungevano di fronte.

A quel punto è iniziato un inseguimento che è terminato dopo qualche chilometro, quando il conducente ha deciso di accostare l’auto al ciglio della strada. Nel frattempo è giunto sul posto anche un equipaggio del Nucleo Radiomobile di Faenza, inviata dalla centrale operativa per dare ausilio ai colleghi. Appena i Carabinieri si sono avvicinati al finestrino dell’auto per parlare al conducente, poi risultato un 57enne di Bagnara, hanno subito percepito un forte odore di alcol, inoltre l’uomo al volante si è rifiutato di spegnere il motore e di scendere dal mezzo, anzi ha provato addirittura a ripartire.
Vista la sua ostinazione, un Carabiniere è salito dallo sportello del passeggero per tentare di sfilare le chiavi dal “quadro” ma il conducente ha prima opposto resistenza colpendo il militare al volto, poi si è aggrappato al volante per non essere trasciato fuori all’abitacolo, infine, quando è sceso dall’auto, ha cominciato a sferrare calci e pugni all’impazzata, dando luogo ad una colluttazione. Non pago di tutto ciò, l’uomo, completamente fuori di sè, ha estratto un tesserino di un ente statale per cui lavora, millantando che per l’ “incarico” da lui rivestito non poteva essere controllato dai Carabinieri.
Inoltre, ha accusato i militari operanti di averlo picchiato ingiustamente nonché di averlo derubato di una consistente somma di denaro che aveva con sé nell’auto, minacciando una serie di denunce nei loro confronti. Davanti quelle dichiarazioni farneticanti, I Militari dell’Arma le hanno provate tutte per riportare l’uomo alla ragione, finchè, quando è stato convinto a calmarsi, lo hanno sottoposto al test dell’etilometro.

Quando il 57enne ha visto che dopo la prima “soffiata” il dispositivo ha segnato un valore di alcoelemia nel sangue quasi quattro volte superiore al limite consentito, si è rifiutato di procedere alla seconda prova obbligatoria per legge e si è nuovamente rivoltato contro i Carabinieri, pertanto è stato ammanettato e portato in caserma per la contestazione di tutti i reati di cui si era reso responsabile.
Anche in caserma il 57enne ha continuato ad accusare i Militari dell’Arma che fra l’altro, perquisita la sua auto, hanno trovato nel cruscotto una busta contenente 4000 euro in contanti, evidentemente la somma di denaro che in preda ai fumi dell’alcol sosteneva gli avessero rubato I carabinieri.
A quel punto, valutata la violenta reazione che aveva avuto in strada e soprattutto le gravi accuse rivolte più volte ai carabinieri, è stato dichiarato in arresto per “resistenza e lesioni a pubblico ufficiale” e “calunnia”, inoltre denunciato per il rifiuto di sottoporsi al test etilometrico nonché sanzionato per non essersi fermato all’alt.
A causa dei colpi ricevuti durante la colluttazione, tre Carabinieri sono stati curati presso il pronto soccorso di Faenza per lievi contusioni, compreso lo stesso 57enne che li ha aggrediti, a cui i sanitari hanno diagnosticato una intossicazione da sostanze alcoliche ed un trauma toracico. Mercoledì pomeriggio, l’uomo è stato portato in tribunale a Ravenna, davanti al giudice Corrado Schiaretti, che ha convalidato l’arresto e rinviato il processo a gennaio 2017, per richiesta dei termini a difesa. L’uomo è stato quindi rimesso in libertà.

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