E-R School of Food: la sfida al cyberbullismo passa anche dalla convivialità del cibo

Conclusa la terza edizione del contest che insegna agli adolescenti a usare il web in modo più consapevole attraverso i fornelli di una cucina. A partecipare sono stati 1.400 studenti di 21 istituti superiori di Bologna, Ferrara, Modena e Ravenna. Assegnati 19 premi

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L’arte culinaria come medicina contro il cyberbullismo e la dipendenza da internet. Si è conclusa la terza edizione di School of Food che ha visto sfidarsi tra fornelli, ricette e like su facebook, 1.400 studenti di 21 istituti superiori dell’Emilia-Romagna. I 19 premi in palio sono stati assegnati a quelle classi, su 40 in concorso, che hanno saputo combinare al meglio la creatività nel preparare i piatti e le abilità comunicative nel promuoverli sui social.

Il progetto, ideato da Eikon Communication nel 2014, ha l’obiettivo di stimolare i ‘millenials’ a un uso più virtuoso del mondo del web e nel farlo si è scelto il tema del cibo come strumento di conoscenza. Infatti, partendo dalla cucina e dai suoi valori, quali la capacità di lavorare insieme, il confronto e il rispetto tra culture, la sostenibilità e la salute, i ragazzi sono stati coinvolti in attività laboratoriali che includessero l’uso dei social network.

Dalla preparazione delle ricette si è passati alla loro promozione su facebook in un continuo scambio tra reale e virtuale che spinge all’interazione e alla conoscenza dell’altro. Con il risultato di ridurre i pericoli connessi al web come il cyberbullismo. Non solo adolescenti. Il progetto School of Food ha coinvolto anche dirigenti scolastici, genitori, amici e parenti così da creare un ponte tra diverse generazioni. L’intento è stato quello di favorire il dialogo, evitando la creazione di barriere, fenomeni d’isolamento e diffidenza. Secondo il rapporto Ocse sul ‘Benessere dei quindicenni’, il 23% degli adolescenti italiani dichiara di trascorrere oltre 6 ore al giorno su internet fuori dalla scuola, e sono pertanto ritenuti dei consumatori estremi. Più basso il dato emiliano-romagnolo. Stando ai numeri del ‘Progetto Adolescenza’, realizzato dalla Regione Emilia-Romagna, il 36,9% dei quindicenni della via Emilia passa più di tre ore al giorno davanti a computer, tablet e smartphone.

Con School of Food si è cercato di distogliere i ragazzi dallo schermo e calarli in una comunità reale fatta di discussioni, confronti e riflessioni su temi come l’ambiente e l’alimentazione. Così da tornare poi al virtuale e condividere delle esperienze positive. «Con questa terza edizione di Emilia-Romagna School of Food si consolida un progetto innovativo – dichiara Patrizio Bianchi, assessore alla Scuola della Regione Emilia-Romagna –. La sfida tra gli alunni, che si genera con il concorso, può essere un’occasione preziosa per i ragazzi e le ragazze, attraverso la cooperazione e il confronto, di riflettere sul cibo come cultura e pertanto sulle tradizioni della nostra terra, sulla stagionalità degli ingredienti, sui valori nutrizionali e sulle eccellenze di un territorio che compete nel mondo per la qualità dei suoi prodotti. Ben venga dunque School of Food che sappia stimolare l’interesse, la consapevolezza e la creatività degli studenti su questi temi e magari indirizzarli verso percorsi professionali nell’ambito di questo settore strategico».

I numeri della terza edizione. Il contest ha coinvolto giovani dai 14 ai 18 anni iscritti agli istituti superiori di Bologna, Ferrara, Modena e Ravenna. A partecipare sono state 40 classi appartenenti a 21 scuole, per un totale di 1.400 studenti. Durante School of Food i ragazzi si sono uniti in gruppo con i propri compagni per cucinare e sviluppare nei propri piatti diversi temi legati alla stagionalità degli alimenti, l’importanza della coltivazione biologica e il rispetto delle diverse culture presenti nelle proprie classi. Ogni piatto è stato poi fotografato e condiviso sulla pagina facebook dell’evento mostrando così la capacità dei partecipanti di promuovere la propria creazione. Gli album con le foto in gara hanno superato le 120 mila visualizzazioni e oltre 45 mila interazioni (‘mi piace’, ‘commenti’ e ‘condivisioni’). Raggiungendo un bacino di oltre 1 milione di persone.

Premiazione. I premi della terza edizione di School of Food sono stati assegnati in base alla creatività nella preparazione della ricetta, alla capacità di realizzare dei brevi video relativi al making-of delle portate e all’abilità nel promuovere il piatto attraverso i social. A concorrere sono stati istituti alberghieri e non, che si sono sfidati con differenti portate. I primi si sono dedicati alla creazione di un panino ‘km0 e fantasia’ e del ‘piatto unico con mix tra gusto e salute’, gli altri hanno cucinato il ‘piatto di tutti i giorni’ e il ‘piatto delle feste’. I 19 vincitori si sono aggiudicati incontri e visite didattiche con realtà di eccellenza del territorio. Oltre a visite a studi televisivi, workshop di fotografia e produzione video con smartphone, corsi di cucina, libri di ricette, degustazioni e corsi di analisi sensoriale.

Prossima edizione. Per la quarta edizione School of Food allarga i suoi confini. Oltre alle scuole già attive nel progetto dal prossimo anno si aggiungeranno anche gli istituti superiori di Parma, Forlì-Cesena e Rimini. Per tutte le altre novità è possibile consultare il sito www.erschooloffood.it o seguire la pagina facebook E-R School of Food. Il progetto E-R School of Food è stato ideato e realizzato da Eikon Communication e la terza edizione ha avuto il sostegno di Emilbanca, Alce Nero, Pasta di Canossa, Consorzio del Formaggio Rarmigiano Reggiano, Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena Igp, il patrocinio della Regione Emilia-Romagna, dell’Ufficio Scolastico Regionale e del Comune di Ravenna, e il supporto tecnico di Camst, Cineteca di Bologna, Podere San Giuliano e Coccinella Bio. In Compartecipazione con l’Associazione Per gli altri. Main partner per E-R School of Food professional è Sirio Spa.

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