Cagnoni in udienza per il delitto Ballestri: ammesse dal giudice quasi tutte le parti civili

Più informazioni su

All’udienza preliminare – ieri, giovedì 22 giugno – del procedimento a carico di Matteo Cagnoni, il noto professionista accusato del brutale assassinio della moglie Giulia Ballestri, il giudice ha accolto la richiesta di costituzione di parte civile del Comune di Ravenna, delle associazioni Linea Rosa e UDI Unione Donne Italiane oltre che dei familiari della vittima. Non ammessa l’associazione Dalle parte dei minori. La prossima udienza preliminare – fissata per lunedì 26 giugno – dovrà stabilire le modalità del processo.

 

Tre le possibilità: il giudice dell’udienza preliminare Antonella Guidomei potrebbe decidere per il non luogo a procedere a carico di Cagnoni, oppure, come molto più probabile ci potrebbe essere il rito abbreviato, chiesto dai legali di Cagnoni eventualmente, che in caso di colpevolezza fermerebbe la pena a trent’anni (senza le aggravanti), oppure il rito ordinario in Corte d’Assise nel quale Cagnoni rischierebbe invece l’ergastolo. 

All’udienza di ieri Matteo Cagnoni era presente in aula ed ha quindi ascoltato la durissima requisitaria dei PM Alessandro Mancini e Cristina D’Aniello: la loro ricostruzione dei fatti inchioda il professionista. Per chi ha condotto le indagini e l’inchiesta non ci sono dubbi: l’assassino di Giulia Ballestri è il marito Matteo Cagnoni. E lo avrebbe fatto in maniera estremamente violenta e brutale, con un bastone. Come le ricostruzioni delle cronache hanno già ampiamente riportato nei mesi e nelle settimane scorse. 

Più informazioni su