Nubifragio a Ravenna del 28 giugno: la città è stata colpita ma ha saputo reagire. Grazie a tutti

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Il Sindaco Michele de Pascale al centro, alla sua destra il Presidente della Regione Stefano Bonaccini, alla sua sinistra il Prefetto Francesco Russo. Insieme, in diretta streaming dal Municipio, i tre hanno fatto il punto della situazione dopo il nubifragio di ieri, mercoledì 28 giugno, un “evento violentissimo” lo ha definito il Sindaco, che ha parlato di una situazione da incubo vissuta per mezz’ora – dalle 17 alle 17.30 di ieri – e dopo “Ravenna sembrava uscita da un bombardamento” con tutte le strade intasate, centinaia di alberi abbattuti, auto schiacciate, traffico in tilt. 

 

La conferenza stampa è stata convocata per rendere conto del lavoro svolto e di quello da svolgere nelle prossime ore, e infine, ha consentito di mettere in rilievo il grande cuore e la grande forza di Ravenna e del suo sistema, che hanno tenuto e reagito in modo esemplare. Tutti lo hanno sottolineato, il Sindaco, il Prefetto e il Presidente della Regione. E tutti hanno ringraziato le istituzioni, le forze dell’ordine, il sistema della Protezione civile, i volontari e in primo luogo i ravennati, che si sono comportati in maniera matura e responsabile, con grande intelligenza e capacità reattiva e collaborativa. Insomma Ravenna ieri è stata colpita e ferita ma ha saputo subito reagire e risollevarsi.

 

IL PUNTO DEL SINDACO

Michele de Pascale ha ricordato che si è abbattuto su Ravenna “un fortunale di cui non si aveva memoria negli ultimi anni”, violentissimo, che ha colpito i lidi e il forese e praticamente tutta la città. La gravità del fenomeno in una scala da 1 a 12 è valutata 10. I venti hanno raggiunto i 90 km/h.

La prima stima dei danni, solo per il primo intervento, parla di 1,6 milioni di euro: il Comune ha già stanziato 400 mila euro per l’emergenza. Molti altri soldi serviranno per il ripristino e il pieno ritorno alla normalità di tutto il patrimonio pubblico.

La priorità dell’azione dell’unità di crisi è stata innanzitutto quella di garantire l’incolumità delle persone, di verificare che non ci fossero situazioni di particolare gravità per via degli alberi caduti in grandissimo numero. Per fortuna i feriti – non gravi – sono stati solo una ventina.

La seconda priorità è stata quella delle scuole e dei centri estivi per i bambini. In questo caso il Comune ha disposto la loro chiusura per oggi al fine di condurre tutte le verifiche del caso in tutti gli istituti e per garantire l’assoluta sicurezza dei bambini e degli studenti. In diversi istituti oggi dovevano tenersi gli esami di Stato e si sono svolti regolarmente, ma solo dopo che sono state controllate le scuole una per una.

La terza priorità è stata quella della viabilità, andata in tilt poichè quattro delle strade più importanti di grande scorrimento del territorio sono state interrotte alcune in più punti: la SS16, la Romea, la Ravegnana e la Classicana. Solo verso la tarda nottata le strade sono state sgomberate dai numerosi alberi caduti e sono tornate percorribili. Nel centro città la situazione è stata a lungo difficilissima per le stesse ragioni e in alcuni casi solo questa mattina si è riusciti a liberare le strade. Ora la situazione è tornata praticamente ovunque alla normalità.

Il trasporto ferroviario ha subito qualche disagio ma nulla di particolarmente grave, ha detto il Sindaco.

Per quanto riguarda il turismo, è stata fatta una ricognizione attenta sulle strutture balneari e ricettive all’aperto – i campeggi – risultate tutte idonee e agibili.

Ingenti i danni in agricoltura – dovuti alla grandinata – mentre si stanno verificando i danni in altri settori con la collaborazione delle associazioni economiche. Fortunatamente al riparo dai danni sia l’area portuale che quella del distretto chimico.

Il Sindaco ha detto infine che ora si lavorerà per portare la situazione progressivamente alla normalità in tutti gli ambiti, anche nelle scuole (alcune restano chiuse per sicurezza ancora domani), e verranno attivate tutte le procedure per quantificare i danni e per la doverosa richiesta di riconoscimento dello stato di calamità per il nostro territorio e la nostra comunità. Da ultimo, i ringraziamenti a tutti i ravennati e a tutti gli operatori della Protezione civile per la grande prova di maturità dimostrata di fronte all’emergenza.

 

IL PREFETTO RUSSO E IL PRESIDENTE BONACCINI

Il Prefetto Francesco Russo ha sottolineato ancora una volta il grande spirito di collaborazione che ha animato tutti e la grande risposta che Ravenna ha saputo esprimere in questa occasione di grave difficoltà. Il sistema della Protezione civile ha lavorato bene, ha funzionato. Grazie all’impegno di tutti.

Ha concluso il Presidente della Regione Stefano Bonaccini che ha voluto assicurare tutti: la Regione c’è, è al fianco di Ravenna e dei ravennati, e farà la sua parte affinchè tutto torni come prima. Quantificate i danni, ha detto Bonaccini, e noi interverremo per aiutarvi finanziariamente e per sostenervi nella richiesta dello stato di calamità. Il tempo di ricordare che questo è un esempio lampante del fatto che c’è anche un paese che funziona, che reagisce alle emergenze, che si rialza e – soprattutto – per dire che bisogna prendere sul serio il problema del clima e dei cambiamenti climatici: bisogna agire con politiche adeguate per fare fronte a questa emergenza, non fare come Trump che ha ritirato la firma dall’accordo di Parigi.

Poi via, tutti di nuovo al lavoro, con l’unità di crisi, per fare fronte alle tante richieste e alle tante cose ancora da fare.

 

A cura di P. G. C. 

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