Torna l’eroina sulla piazza dello spaccio: 36enne in manette a Castel Bolognese

Dalla perquisizione domiciliare dei carabinieri spuntano anche 500 cartucce per un fucile da caccia

Un altro pusher è finito nella rete dei carabinieri: questa volta la “piazza” presa di mira dalle indagini è stata quella di Castel Bolognese, dove i militari hanno assistito in diretta al passaggio di una dose eroina nelle mani di un consumatore 22enne di Brisighella. I carabinieri gli hanno trovato addosso – infatti – una dose di eroina di circa 2,5 grammi appena acquistata da un pusher 36enne (i carabinieri non hanno fornito ulteriori dettagli riguardanti le generalità, n.d.r.) residente a Casola Valsenio, già noto alle forze dell’ordine. 

 

NEL DETTAGLIO

È stato provvidenziale il colpo d’occhio dei due carabinieri a bordo della “gazzella” dell’arma che mentre pattugliavano il centro abitato di Castel Bolognese hanno riconosciuto un 36enne di Casola Valsenio già conosciuto per precedenti indagini di droga, che stava chiaramente aspettando qualcuno in prossimità di una panchina. I militari, insospettiti dall’atteggiamento del 36enne, si sono appostati per capire le sue intenzioni ed infatti dopo alcuni istanti lo hanno visto incontrarsi con un giovane arrivato a piedi dopo aver parcheggiato nelle vicinanze la propria autovettura.

 

L’intuizione dei due carabinieri è risultava esatta, infatti i due hanno confabulato con atteggiamento circospetto, poi il 36enne ha messo la mano in tasca ed ha passato all’altro un involucro di cellophane. A quel punto i militari sono usciti allo scoperto ed appena il 36enne si è accorto del loro arrivo ha strappato di mano al giovane di fronte a lui l’involucro che gli aveva appena consegnato, per poi cercare di nasconderlo nelle scarpe. Quella “mossa” però è stata notata dai due carabinieri che lo hanno immediatamente perquisito recuperando la bustina che conteneva circa due grammi e mezzo di eroina.

 

Dalla perquisizione domiciliare a Casola Valsenio non è saltata fuori altra droga, però i militari dell’arma hanno trovato nella disponibilità del pusher 500 cartucce per fucile da caccia che non poteva assolutamente detenere poiché tempo fa gli era stata revocata la licenza per detenere armi. È stato quindi anche denunciato per possesso abusivo di munizioni. Il 36enne, arrestato con l’accusa di spaccio di sostanze stupefacenti, è stato processato questa mattina per direttissima davanti al giudice Beatrice Bernabei. Al termine dell’udienza ha patteggiato una condanna a otto mesi di reclusione e 850 euro di multa, pena sospesa.