Operazione antidroga “Redemption 2016”: smantellata una rete di traffico a Ravenna, 11 nei guai

L'indagine ha coinvolto 60 agenti che hanno ricostruito un'ampia gang formata da italiani e albanesi

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Operazione antidroga Redemption 2016: all’alba di oggi, martedì 28 novembre, la polizia di stato (personale della locale Squadra Mobile supportato da pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine Emilia Romagna Orientale di Bologna ed unità cinofile) ha incastrato 11 persone che facevano parte di un’ampia rete di traffico e spaccio nella provincia di Ravenna. Per loro sono scattate le misure cautelari emesse dal G.I.P. del Tribunale di Ravenna su richiesta avanzata dalla locale Procura della Repubblica.

Nel contesto dell’operazione, che ha visto il coinvolgimento di 60 uomini della Polizia di Stato, si sono svolte perquisizioni nei domicili dei soggetti destinatari del provvedimento cautelare.

Le indagini, che hanno permesso di smantellare una capillare rete di spaccio di droga posta in essere da un articolato sodalizio costituito da persone di origine italiana e albanese attive in Romagna, nelle fasi operative (2^ semestre 2016) avevano già condotto complessivamente al deferimento all’autorità giudiziaria di 15 persone, all’arresto di 6 persone in flagranza di reato, coinvolte nel traffico di stupefacenti, al sequestro complessivo di ingenti quantitativi di droga, in specie 10 chilogrammi di marijuana, oltre 23 chilogrammi di hashish e 1,1 chilogrammi di cocaina.

I DETTAGLI

L’operazione scattata all’alba di questa mattina aveva dei precedenti: le indagini erano in corso da aprile del 2016, quando, la Procura della Repubblica di Ravenna comincia ad ipotizzare l’esistenza di un sodalizio criminale, con vertice di origine straniera e forte radicamento sul territorio romagnolo, dedito al traffico di stupefacenti in tutta la provincia di Ravenna. Si parla di cittadini albanesi e ravennati, che collaborano sia nelle attività di “spaccio all’ingrosso” che in quello al dettaglio.

Il primo arresto risale a fine giugno del 2016: nelle maglie della rete tesa dagli agenti di polizia resta impigliato un ravennate, trovato con 10 kg. di marijuana, nascosti in due sacchi dell’immondizia, nella propria autovettura. Tutta la droga si sospetta fosse diretta al territorio ravennate.

fine luglio scatta il secondo arresto, nuovamente nei confronti di un cittadino ravennate, beccato con 60 gr. di cocaina. Poco dopo vengono fermati due albanesi, padre e figlio, mentre trasportano 1,2 kg. di cocaina dalla Lombardia alla Romagna. I due erano i diretti riferimenti sul territorio romagnolo dell’altro cittadino straniero, che verrà arrestato nel novembre dello stesso anno, con un chilo di droga nascosto dietro il tachimetro dell’auto. Le vetture erano state modificate appositamente per ricavare dei nascondigli atti a trasportare e distribuire gli stupefacenti, senza destare sospetti.

L’ultimo arresto è quello di un uomo, sorpreso con pochi grammi di droga in tasca ma, una volta perquisito il suo garage, gli agenti trovano 23 kg. di hashish, oltre a diversi grammi di sostanze stupefacenti.

 

L’OPERAZIONE REDEMPTION 2016

L’ultima fase dell’operazione, scattata all’alba di questa mattina, martedì 28 novembre, ha portato all’esecuzione di 11 misure cautelari nei confronti di altrettante persone, 5 delle quali ai domiciliari3 in carcere e altre 3 con obbligo di firma. Il reato ipotizzato per tutti è quello di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti in concorso e con continuazione.

Una sessantina di agenti di squadra mobile e questura di Ravenna, reparti di prevenzione  crimine dell’Emilia Romagna, arrivati da Bologna e unità cinofile, sempre da Bologna, hanno fatto irruzione nelle abitazioni degli 11 indagati, trovandone uno con 1,7 kg. di marijuana e un altro con 166 capsule di efedrina. Sequestrati anche 15mila euro dei quali 5mila in contanti, bilancini di precisione e materiali di confezionamento, che fanno capire come il sodalizio criminale non si fosse arrestato e anzi continuasse a pieno regime. Ritrovata anche una pistola scacciacani, con munizionamento finto, non in grado di sparare, ma certamente di incutere timore, che veniva conservata nel garage di uno degli arrestati.

 

 

Disposta la custodia cautelare in carcere per:

Balboni Alberto, nato il 16/11/1975;

Birkaj Shpetim, di nazionalità albanese, nato l’11/5/1968;

Plazzi Alex, nato il 14/11/78.

 

Arresti domiciliari per:

Calabrò Antonino, originario di Reggio Calabria, nato il 27/2/86;

Cardone Francesco, originario di Benevento, nato il 29/7/81;

Fenati Fabio, nato il 5/11/60;

Kasimi Lindita, di nazionalità albanese, nata il 14/4/75;

Messina Samuele, nato il 23/3/75.

 

Obbligo di firma per:

Corelli Donovan, Alfonsine, nato l’1/8/73;

Cozzolino Nicola, nato il 22/7/85;

Fabbretti Patrizia, nata il 3/6/67.

 

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