Teatro Rossini di Lugo: la stagione di prosa 2017/18 si chiude con “Otello” dell’Elfo

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“Otello” dell’Elfo chiude la stagione di prosa 2017/18 del Teatro Rossini di Lugo. Le recite dello spettacolo sono in programma venerdì 16 marzo alle 20.30 (turno A), sabato 17 marzo alle 20.30 (turno B), domenica 18 marzo doppia recita alle 16 (turno C) e alle 20.30 (turno D). I personaggi e gli interpreti sono Otello, Elio De Capitani; Iago, Federico Vanni; Desdemona, Emilia Scarpati Fanetti; Emilia, Cristina Crippa; Cassio, Angelo Di Genio; Roderigo/Buffone, Alessandro Averone; Bianca, Carolina Cametti; Brabanzio/Graziano, Gabriele Calindri; Doge/Montano, Massimo Somaglino; Ufficiale/Lodovico, Michele Costabile. 

Rileggere l’Otello spogliandolo della ‘tradizione’, tornare al cuore del meccanismo drammatico e delle parole. A queste premesse generali è improntato tutto il lavoro su Shakespeare di Elio De Capitani, un lavoro registico iniziato con il Sogno e proseguito con Amleto e il Mercante di Venezia, che per questo spettacolo in particolare è stato totalmente condiviso con Lisa Ferlazzo Natoli.

“Mettere in scena Otello oggi – dicono i registi – è un modo per fare i conti con la singolare attrazione che la vicenda del Moro esercita in tutti noi, come un congegno misterioso messo lì per ‘innescare’ una risposta emotiva sui presupposti ideologici e i fantasmi dell’inconscio collettivo con cui una società costruisce i propri parametri proiettando ‘fuori di sé’, sullo straniero, tutto ciò che ha di inconfessabile: moralismo puritano, voyerismo sessuale e sessuofobia, per dare fondamento e giustificazione alla propria xenofobia, alla misoginia e alle tante forme d’intolleranza sociale e privata di cui si compone”. 

Jago qui è un manipolatore, un ‘untore ideologico’, ma in questo Otello nessuno sembra immune dal suo contagio e da quello di tutti i pregiudizi che condizionano le società di ieri e di oggi. Un testo perturbante come un racconto di suspense, che diventa “tragedia della gelosia e del sesso, dei rapporti inter-razziali e culturali, del dubbio e della potenza manipolatoria delle parole”. Una lettura tutta contemporanea che si fonda sulla nuova traduzione di Ferdinando Bruni, sensibile alla bellezza dell’endecasillabo, ma libera da ogni inclinazione letteraria e tanto attenta all’alternanza di lingua alta e bassa da avvicinarsi alla viva fluidità del parlato. E sulla dicotomia di chiari e scuri, di luci e ombre che le scene di Carlo Sala moltiplicano attraverso le grate, gli ori e le trasparenze di grandi sipari. E sul sensibilissimo contributo musicale di Silvia Colasanti.

Sabato 17 marzo alle ore 18 presso il Teatro Rossini, per la rassegna Gli Incontri del Rossini, organizzata in collaborazione con l’Associazione Amici del Teatro Rossini, Elio De Capitani e la compagnia incontreranno il pubblico lughese.

Per informazioni e prenotazioni: Teatro Rossini Piazzale Cavour 17 – 48022 Lugo (RA); Tel. 0545.38542 info@teatrorossini.it.

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