Abusivismo. Piccolo “suk” in spiaggia, multa a venditore e stabilimento balneare per 5.164 euro

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5.164 euro: a tanto ammonta la sanzione comminata sabato pomeriggio, 2 giugno, dagli agenti della Polizia Municipale ad un 40enne senegalese per la vendita abusiva in spiaggia di capi di abbigliamento e accessori. Della multa sono chiamati a rispondere in solido anche i gestori dello stabilimento balneare di Marina di Ravenna che ha ospitato il “piccolo suk“, avendogli messo a disposizione uno spazio per la vendita, organizzato sotto ad un gazebo, normalmente adibito ad area riservata ai clienti, e un tavolo per esporre la merce.

In totale si tratta di 94 capi di abbigliamento etnico africano, 12 borse in tela, 54 confezioni di incenso, 6 teli da mare e 5 zaini in cuoio, una quantità di collanine in perline e bracciali in cuoio e perline, oltre ad un corno in legno e 4 tra cesti e vassoi in vimini. Tutta la merce è stata sequestrata dalla Municipale e messa a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Il venditore, un 40enne senegalese, regolarmente residente in Italia e domiciliato a Modena, si è difeso dicendo di non essere a conoscenza di commettere un reato; scusa che però non potrà certo sfruttare il gestore del bagno, che assieme a tutti i titolari di concessioni demaniali, ha firmato il protocollo contro l’abusivismo in prefettura e dovrebbe essere regolarmente informato che agevolare la vendita di qualsiasi merce senza le opportune autorizzazioni non è consentito dalla legge.

Nello stesso pomeriggio e all’interno dello stesso stabilimento balneare, uno dei più conosciuti e frequentati di Marina di Ravenna, sono state elevate anche altre due contravvenzioni di importo e gravità assai minore. Una nei confronti di una dipendente trovata a manipolare alimenti all’interno della cucina, priva della prevista cuffietta per i capelli (multa di 172,15 euro) e l’altra, agli stessi gestori, per aver omesso di esporre l’autorizzazione per la somministrazione di alimenti e bevande, regolarmente detenuta (308 euro).

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