Zanzare. Il Virus West Nile arriva nel ravennate: muore una donna di 84 anni

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Una faentina di 84 anni è stata colpita dal virus West Nile, che si trasmette attraverso le punture di zanzare comuni appartenenti al genere Culex, insetti che pungono, a differenza della zanzara tigre, durante le ore serali e notturne. La donna, con una situazione clinica compromessa da una grave patologia determinata dal virus, è morta domenica scorsa, 12 agosto, all’ospedale di Faenza. La notizia si legge nell’edizione di oggi, martedì 14 agosto, del “Corriere Romagna” ed è stata confermata anche dall’Ausl Romagna. 

In tutto il territorio sono stati, inoltre, segnalati altri sette casi. L’infezione da virus West Nile generalmente non provoca alcun sintomo, solo raramente può determinare patologie gravi (febbre alta con manifestazioni tipo encefalite o meningite). Il Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Ausl di Ravenna suggerisce l’uso di alcune misure precauzionali per prevenire queste malattie.

In particolare è importante contrastare la proliferazione di zanzare, effettuando trattamenti larvicidi su pozzetti e caditoie di strade e piazze pubbliche e su fossi e scoli alla periferia dei centri abitati. Oltre a questi interventi, che devono essere effettuati regolarmente dalle amministrazioni pubbliche, anche i privati devono svolgere i trattamenti antilarvali nelle loro proprietà nel periodo che va da aprile ad ottobre.

È inoltre utile cercare di evitare le punture di zanzare e pappataci con i classici accorgimenti: indossare abiti di colore chiaro; evitare profumi, creme e dopobarba che attraggano facilmente questi insetti; proteggersi con repellenti cutanei sulle parti scoperte del corpo e anche i vestiti; negli ambienti chiusi usare zanzariere per porte e finestre o apparecchi elettroemanatori di insetticidi liquidi e piastrine tenendo sempre aperte le finestre.

 

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