Crollo della chiusa di San Bartolo. Indagati i vertici dell’azienda che svolgeva i lavori

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La Procura della Repubblica di Ravenna ha emesso i primi provvedimenti nell’ambito dell’indagine avviata per chiarire la dinamica del crollo di una campata del ponte della chiusa sul fiume Ronco, nei pressi di San Bartolo, giovedì 25 ottobre. Come ha riportato il Tg3 Emilia-Romagna, la Procura ha notificato tre avvisi di garanzia ai vertici della ditta forlivese che si stava occupando dei lavori. I tre indagati devono rispondere di disastro colposo e omicidio colposo in cooperazione per la morte del tecnico della Protezione civile, Danilo Zavatta, inghiottito dalle macerie del ponte crollato mentre era in corso un sopralluogo per lavori di collaudo.

Le indagini coordinate dai pm Alessandro Mancini e Lucrezia Ciriello proseguono e potrebbero allargarsi dopo questi primi provvedimenti.

Intanto ieri, lunedì 29 ottobre, a Savio sono stati celebrati i funerali di Danilo Zavatta, in un’atmosfera di grande commozione. 

Al termine della cerimonia funebre la salma è stata tumulata nel cimitero di Castiglione di Ravenna. Danilo Zavatta lascia la moglie Alessandra e la figlia Giulia. Alle esequie erano presenti il Prefetto di Ravenna Enrico Caterino, il sindaco di Ravenna Michele de Pascale e l’assessore all’ambiente Gianandrea Baroncini

A nome del presidente Stefano Bonaccini e dell’intera Giunta regionale, ha presenziato l’assessore alla Protezione civile, Paola Gazzolo. Con lei il direttore dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile, Maurizio Mainetti, e il direttore generale della Regione, Francesco Raphael Frieri.

 

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