Arriva il freddo. Nei dormitori di Ravenna non si registrano situazioni d’emergenza

In Via Torre e Via Mangagnina più di 40 posti letto per accogliere chi non ha un posto dove passare la notte

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Al dormitorio di Via Torre, gestito dalla coopertava sociale la Casa, i posti letto disponibili per accogliere i senza tetto sono tutti occupati. Venti letti, più due d’emergenza, che fortunatamente, negli ultimi tempo, non sono serviti.  Quella che un tempo era nata come una struttura per il Piano Freddo è oggi un luogo attivo tutto l’anno, per 365 notti, per ospitare coloro che non hanno un posto dove passare la notteMauro Paolucci è da anni il responsabile del dormitorio, nei pressi del Centro Iperbarico di Ravenna: “I posti che abbiamo al momento soddisfano le richieste. Negli ultimi giorni c’è stato addirittura un leggero calo. Ma se le temperature si dovessero abbassare al di sotto dello zero, potremmo arrivare ad accogliere fino a 25 persone“. 

“In passato siamo arrivati a 27 ospiti, ma si trattò di una situazione d’emergenza, durante i picchi di freddo – spiega Paolucci -. Al momento, in questo inizio dicembre, non abbiamo registrato situazioni particolari. Il sistema per accedere al dormitorio è lo stesso da anni, tramite la prenotazione telefonica del lunedì, e gli ospiti oramai lo conoscono bene”.
Circa l’80% delle persone che pernottano in Via Torre sono degli habitué. In media, su 20 persone, viene registrato un avvicendamento di un paio di ospiti che a volte trovano situazioni alternative.

Chi sono le persone che accogliete al dormitorio di Via Torre? “Qui vengono prevalentemente persone d’origine straniera, di età media tra i 35 e i 50 anni. Gli italiani sono pochi e sono diminuiti negli ultimi tempi – spiega Paolucci -. Spesso le persone, soprattutto nel caso degli italiani, dopo qualche tempo trovato nuove collocazioni, da amici o parenti”.
Solitamente tra gli ospiti c’è un buon clima. In molti oramai si conoscono e gli operatori conoscono quei casi più particolari o problematici, soggetti che hanno scelto la vita di strada e che quindi fanno più fatica ad accettare le regole della convivenza comune, ma sono rare le serate in cui capitano situazioni complicate da gestire. 

Anche al Domitorio del Re di Girgenti, in Via Mangagnina, queste prime notti di dicembre non hanno fatto registrare una particolare affluenza. “I nostri posti letto sono una 20ina e sono tutti occupati – spiega la coordinatrice Carla Soprani, soprannominata dagli ospiti Mamma Carla. “Ogni giorno, verso le 17 all’orario dell’apertura agli esterni, accogliamo le persone che hanno bisogno di un posto dove dormire. C’è chi viene una sola notte e chi resta con noi per mesi. Ci sono ragazzi giovani, di 20 anni ma anche persone intorno ai 60. Questa è una “popolazione nomade” e a volte trovano ospitalità da conoscenti.” 

A differenza di Via Torre, al dormitorio di Via Mangagnina vi sono anche tre posti letto riservati alle donne. “In questo periodo la camera femminile è tutta occupata, e se vi fosse la necessità potremmo aggiungere un altro letto. In totale tra uomini e donne, qui possiamo accogliere 22 persone”.
La Soprani sottolinea che “Ravenna è in grado di dare risposta alle persone che non hanno un posto dove dormire, le uniche che dormono all’addiaccio sono quelle che lo fanno per scelta, perchè preferiscono non recarsi nei dormitori. Sono tutti casi conosciuti dai Servizi sociali e “monitorati” anche dai volontari della Caritas che si occupano di fare le ronde notturne”.

A Ravenna sono circa una decina i casi paricolari di chi vive in strada per scelta. “E’ una loro libera scleta. Perchè se si decide di accedere al servizio dei dormotori si devono anche rispettare le regole, sia in ingresso che in uscita, e non sempre le persone che fanno questo tipo di vita hanno voglia di rispettarle. In ogni caso, se vi fossero situazioni di emergenza o richieste particolari saremmo in grado di accoglierli – assicura Carla -. Qui nessuno viene escluso”.

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