Sindaco de Pascale: da tempo denunciamo inadeguatezza della E45. Ora serve decreto di somma urgenza

"Il rischio è quello di spezzare in due l'Italia, la viabilità lungo la dorsale adriatica. Ci troviamo davanti ad una emergenza simile a quella del ponte di Genova"

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È di ieri la notizia relativa alla chiusura del viadotto “Puleto” lungo la E45, in provincia di Arezzo poco dopo il confine Romagnolo, deciso dalla Procura della Repubblica di Arezzo, che ne ha disposto il sequestro preventivo in seguito al cedimento di una piazzola lungo la E45 avvenuto l’11 febbraio scorso. Secondo una commissione di tecnici incaricata dal pm che conduce l’indagine, il viadotto sarebbe a rischio collasso. Per la viabilità in entrata e in uscita dalla Romagna, tale decisione mette in evidenza il rischio di un grave isolamento, in particolar modo per Ravenna, in difficoltà anche per i lavori lungo la Ss 67 Ravegnana.

 

“Da tempo denunciamo l’inadeguatezza delle E 45 – sottolinea il sindaco di Ravenna Michele De Pascale -. Non si mette in discussione la decisione della Procura di Arezzo, volta a garantire la sicurezza di tutti coloro che percorrono quel tratto di strada. La sicurezza viene prima di tutto. Ma – prosegue il primo cittadino – ora serve un provvedimento di somma urgenza da parte del Governo, perchè il rischio è quello di spezzare in due l’Italia, la viabilità lungo la dorsale adriatica. Ci troviamo davanti ad una emergenza simile a quella del ponte di Genova, fortunatamente senza la tragedia, quindi il Governo deve agire in tempi brevi” ha evidenziato de Pascale.    

Per quanto riguarda i lavori alla Ss Ravegnana, l’altra arteria “critica” sia per l’ingresso che l’uscita da Ravenna, Michele de Pascale ha sottolienato che si attende dalla Regione “una parola chiara”: entro pochi giorni auspichiamo che vengano comunicate le tempistiche sull’ultimazione dei lavori e sulla riapertura

Anche il Sindaco di Cervia, Luca Coffari è intervenuto in merito alla chiusura del viadotto della E45: “Spero che Anas ed il Governo intervengano prima possibile con le opere di messa in sicurezza del viadotto, sia per i cittadini romagnoli che devono muoversi verso sud sia per i turisti che dalla prossima primavera dovranno raggiungere la nostra costa”.

 

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