Arrestato pusher: nasconde 515 grammi d’eroina nella moto, è clandestino e prende a morsi gli agenti

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La Polizia di Stato di Ravenna ha arrestato un 26enne tunisino, in Italia senza fissa dimora, per i reati di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, resistenza, lesioni personali e immigrazione clandestina. Il fatto è accaduto ieri sera 19 aprile. 

L’attenzione di un equipaggio delle Volanti della Questura di Ravenna è stata attirata da un giovane che in via Atalarico, dopo aver visto il sopraggiungere dell’auto della Polizia, ha gettato un giubbotto di colore scuro all’interno del vano sotto sella della sua moto e ha abbandonato poi il mezzo dandosi alla fuga nel cortile della vicina casa di Cura San Francesco.

I poliziotti lo hanno subito inseguito e raggiunto in via Amalasunta, mentre cercava di nascondersi dietro ad un albero. Una volta scoperto il giovane straniero si è lanciato contro gli agenti per guadagnarsi la via di fuga; ne è scaturita una colluttazione, nel corso della quale il ragazzo ha preso gli agenti a morsi per riuscire a divincolarsi, come si legge nella nota della Questura. 

La colluttazione è terminata all’arrivo di una seconda Volante. Il ragazzo, dopo essere stato ammanettato, è stato perquisito dai poliziotti che gli hanno trovato addosso la somma di 335 euro, le chiavi dello scooter e un telefono cellulare. Recuperato il motore e il giubbotto -che si trovava nel vano sotto sella – qui è stata trovata una busta in plastica di colore bianco contenente 515 grammi di eroina.

Condotto in Questura il giovane è stato identificato ed è risultato clandestino in Italia senza fissa dimora, pregiudicato per reati contro il patrimonio, gli stupefacenti e la pubblica amministrazione. Il 26enne tunisino è stato quindi dichiarato in arresto per i reati di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, resistenza a P.U. e immigrazione clandestina e trattenuto nelle camere di sicurezza della Questura in attesa della celebrazione dell’udienza di convalida dell’arresto. B.F.A. dovrà anche rispondere del reato di lesioni personali per aver procurato ad uno degli agenti della Volante lesioni guaribili in giorni sette.

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