Giù le mani dalla piscina comunale. I grillini: “Petizione, consegnate le mille firme. E ora?”

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Il 2 febbraio è stata presentata la petizione “Giù le mani dalla piscina comunale”, e “Sabato 27 aprile – fa sapere il Meetup grillino A riveder le stelle Ravenna – “sono state consegnate in Comune le mille firme (1031 per la precisione) raccolte durante i numerosi banchetti effettuati presso la piscina comunale di Ravenna. Abbiamo ascoltato cittadini indignati, atleti – due quelli famosi che hanno desiderato sottoscrivere – genitori, ragazzi e nonni preoccupati per il futuro incerto della piscina, a rischio di chiusura per un tempo indeterminato. Molti gli increduli all’ipotesi della demolizione delle strutture fuori terra, non nuove ma ancora efficienti”. 

 

“Tantissimi i cittadini provenienti da fuori Ravenna – prosegue il Meetup – accertati i motivi che li legavano alla nostra città, abbiamo accolto anche le loro firme, se non altro per far comprendere all’Amministrazione l’importanza della nostra piscina e della necessità di non interrompere un pubblico servizio fondamentale. La petizione, lo ribadiamo, chiede di recuperare senza demolire la struttura esistente, di valutare la gestione diretta del Comune per abbassare i costi, ed eventualmente, di costruire altrove, su terreno già edificato, una nuova piscina, mediante un progetto che preveda anche la partecipazione ed il coinvolgimento dei cittadini, ovvero dei fruitori, oltre che delle società sportive. Con piacere salutiamo dunque la notizia in cui si afferma che il servizio non verrà interrotto”.

“Tuttavia, sono tantissimi gli interrogativi rimasti a nostro parere senza risposta:

1) Dove pensa il Comune di poter recuperare lo spazio per la piscina olimpionica a dieci corsie in adiacenza all’attuale? Una piscina a dieci corsie omologabile per le gare internazionali misura minimo 32 x 62 metri, che diventano circa 50 x 62 metri volendo considerare almeno da un lato le tribune e gli spogliatoi, ed escludendo la piscina da 25 metri che di solito è presente sul lato corto di questi impianti. Nell’intorno della piscina non vi sono spazi con queste dimensioni, a meno che:

2) Verrà invaso il campo da atletica e abbattuti numerosi di alberi della ormai storica pinetina di filtro tra il campo di atletica e la piscina stessa?

3) Verrà invece usato il terreno esistente tra la piscina e viale Alberti, che è largo circa 40 metri, a cui va sottratta la fascia di rispetto stradale?

4) Oppure, la nuova piscina verrà addossata alle case esistenti ad est della vecchia piscina, eliminando parte di un parcheggio?

5) Come sarà possibile conciliare le esigenze di cantiere per la nuova edificazione (sbancamenti, sterri per canalizzazioni, distanze minime di progetto, ecc.) con il mantenimento in funzione e l’accessibilità dell’attuale impianto?

6) Cosa sarà previsto per la vecchia piscina? Manutenzione e recupero, o demolizione delle strutture fuori terra o dell’intera piscina in un secondo tempo?

7) Come sarà possibile adeguare le dotazioni di parcheggio in un’area già satura?”

“Restiamo dell’idea – concludono da Meetup – che se è necessaria una nuova piscina, questa andrebbe realizzata altrove, per meglio distribuire il servizio anche in altre zone della città carenti di impianti. Insomma, a nostro avviso i punti per nulla chiari della nuova proposta sono numerosi, e tutto parebbe quasi predisposto per mantenere comunque in corsa la Arco Lavori. Attendiamo dunque i momenti pubblici di presentazione del nuovo progetto, la discussione della nostra petizione e richiediamo che, in accordo con quanto scritto nella petizione stessa, venga ammessa la presenza di questo Meetup, ovvero degli oltre mille cittadini sottoscrittori, negli incontri che non prevedono la presenza di pubblico, come quelli avvenuti in passato tra il Comune e le società sportive”. 

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