Scontro sfiorato tra antifascisti e militanti di Forza Nuova al comizio di Fiore a Ravenna

Più informazioni su

Ci sono stati alcuni momenti concitati, prima del comizio elettorale di Roberto Fiore a Ravenna ieri sera, giovedì 15 maggio, nella sala comunale di via Aquileia, concessa dal Comune che è stato a questo proposito duramente contestato.

Come era prevedibile, un gruppo, non troppo nutrito a dire il vero, di antifascisti, tra cui spiccavano l’ex parlamentare di Possibile Andrea Maestri e Raffaella Veridiani, si sono dati appuntamento nei pressi della sala dove Fiore avrebbe tenuto il comizio per protestare.

Tra loro e i militanti di Forza Nuova, anche in questo caso non troppo numerosi, sono volati insulti di ogni tipo, e le forze dell’ordine, queste sì decisamente numerose, sono intervenute per trattenere le due fazioni opposte dietro il cordone di sicurezza.

All’orario stabilito comunque, il leader di Forza Nuova ha tenuto il suo intervento, per poi scappare velocemente a Rimini, dove lo attendeva un’altra tappa del suo tour pre elettorale.

Le polemiche degli esponenti della sinistra locale sulla concessione della sala al movimento neofascista non si sono placate. Scrive Andrea Maestri sui social: “il Comune non può limitarsi burocraticamente ad acquisire un modulo firmato e ad apporre un timbro ma deve vigilare sulla veridicità delle dichiarazioni rese e sul concreto uso che della sala viene fatto. Se Fiore e i suoi camerati in una sala comunale fanno affermazioni o celebrano esponenti del fascismo o fanno gesti evocativi come il saluto romano, violano la legge penale. E sarebbe doveroso che qualche agente fosse presente, in divisa o in borghese, ad accertarsi che ciò non avvenga e se avviene a trasmettere notizia di reato in Procura”.

Più informazioni su