Ordinanza anti-prostituzione a Ravenna: da 400 a 500 euro di multa per chi dà e per chi chiede prestazioni

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L’ordinanza è in vigore da ieri venerdì 19 luglio (e lo sarà fino al prossimo 31 ottobre) ma non è stata pubblicizzata. È un’ordinanza del Comune di Ravenna destinata a fare discutere, un’ordinanza “contingibile e urgente per prevenire e contrastare gravi pericoli cagionati da comportamenti connessi all’esercizio della prostituzione sulla pubblica via.”

Il linguaggio è un po’ anacronistico fin dal titolo, e a tratti fa sorridere, ma il contenuto dell’ordinanza è piuttosto chiaro: è una misura anti-prostituzione volta cioè a scoraggiare il fenomeno e in particolare a prevenire o limitare i rischi ad esso connessi, colpendo sia chi si prostituisce sia chi frequenta i luoghi della prostituzione, sia chi offre sia chi chiede prestazioni sessuali. Si tratta di misure prese, si legge nell’ordinanza, “al fine di prevenire e di eliminare gravi pericoli che minacciano l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana.” L’ordinanza comunale individua una serie di luoghi di Ravenna e del territorio (sensibili anche dal punto di vista turistico) dove questi pericoli sono connessi appunto all’esercizio della prostituzione e interviene di conseguenza.

IL DIVIETO

In alcuni luoghi di Ravenna (che vengono poi precisati) si legge nell’ordinanza è fatto divieto a chiunque di impegnare la pubblica via, limitandone la fruizione, per esercitare, in qualunque forma, la domanda o l’offerta di prestazioni sessuali, anche in assenza di corrispettivi economici o altre utilità; sono da considerarsi atti di esercizio della predetta attività vietata: lo stazionamento con ammiccamenti, abbigliamenti discinti e contrari alla pubblica decenza e un atteggiamento non corrispondente ai canoni del pubblico pudore; la semplice fermata del veicolo al fine di richiedere informazioni ovvero contrattare o concordare prestazioni sessuali a pagamento con soggetti che esercitino il meretricio su strada…

LE SANZIONI

L’ordinanza dice che, ferma restando l’eventuale applicazione delle sanzioni penali e amministrative previste dalle vigenti leggi, le violazioni dell’ordinanza del Comune di Ravenna prevedono multe da un minimo di 400 a un massimo di 500 euro.

I LUOGHI INTERESSATI DALL’ORDINANZA

A decorrere dal 19 luglio e fino al 31 ottobre 2019 in questi luoghi saranno perseguiti i comportamenti di cui abbiamo parlato sopra:

  • Stazione ferroviaria e vie limitrofe (non si specifica quali, ndr)
  • Rocca Brancaleone e vie limitrofe (non si specifica quali, ndr)
  • Via Antico Squero e vie limitrofe (non si specifica quali, ndr)
  • Mausoleo di Teodorico e aree limitrofe
  • il tratto dell’abitato di Fosso Ghiaia, con particolare interesse della SS16 Adriatica, nel tratto compreso tra i confini con il Comune di Cervia e l’intersezione con via Faentina, della via Romea Sud e vie limitrofe
  • il tratto dell’abitato di Savio nella via Romea Sud e vie limitrofe
  • il tratto dell’abitato di Lido di Classe
  • il tratto dell’abitato di Lido di Dante
  • la SS Romea nel tratto compreso da via Canale Magni all’intersezione con le vie degli Scariolanti e Mandriole.

 

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Commenti

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  1. Scritto da Giovanni lo scettico

    Scusate, quali sarebbero esattamente i “gravi pericoli che minacciano l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana”? La sosta in doppia fila? Le fermate improvvise?

  2. Scritto da il pessimista

    Posso fermarmi in una piazzola di sosta o ad un distributore di benzina? Non dovrei costituire nessun pericolo. Ma io mi chiedo chi è l’autore di simili provvedimenti demenziali? Se passo col rosso saranno 120 euro e se mi fermo ad augurare buonasera ad una signorina sono 500??? Senza senso alcuno. Viva l’Italia.