Anche Cervia nella Via europea della seta. Firmata dall’assessore Fiumi la manifestazione d’interesse con Venezia

Nell’ambito delle attività intraprese dal Comune di Venezia per la costituzione di una Via Europea della Seta e a seguito della prima riunione internazionale di stakeholders della Via Europea della Seta, avvenuta a Venezia lo scorso 7 giugno, il Comune di Cervia ha deciso di sostenere il progetto ed ha redatto e firmato, nella persona dell’assessore alla Cultura Michele Fiumi, una manifestazione di interesse per la creazione della “Associazione Via Europea della Seta” della quale Cervia intende diventare parte.

Scopo dell’associazione è creare una rete legata alla produzione e al commercio del prezioso tessuto che andrà a testimoniare le attività di tradizione, il lavoro dell’uomo, le vie del commercio e a favorire incontri in Europa e tra Europa ed Oriente in processi di scambio e attività di natura turistico-culturale. Un percorso di valorizzazione del patrimonio culturale europeo materiale ed immateriale legato alla seta che, partendo dall’itinerario seguito da Marco Polo nei suoi viaggi verso l’Oriente, comprenda anche i luoghi di produzione e commercializzazione della seta in Europa nei secoli che seguirono.

Nell’intento di sviluppare ulteriore interesse verso il progetto il Comune di Venezia e il Comune di Cervia mettono a disposizione le loro sedi e il loro staff per la programmazione di attività in comune sull’argomento e Cervia si offre per fare da capofila e promotore per gli altri comuni romagnoli che intendono aderire all’associazione per costituire l’itinerario.

“ I nostri filari erano sostenuti dai gelsi e i contadini allevavano il baco per la produzione tessile. – dichiara l’assessore alla Cultura del Comune di Cervia Michele Fiumi – Una tradizione che nel tempo si è persa ma che resta nel cuore di cervesi e istituzioni tanto che diversi esemplari di gelso sono stati salvati dall’abbattimento e ancora oggi ornano le strade della città. Un esemplare centenario di gelso bianco è inoltre tutelato dalla regione Emilia Romagna per le sue dimensioni, per le ottime condizioni vegetative, ma anche per l’interesse storico rilevante legato alla tradizione locale. La cultura millenaria della produzione e del commercio della seta ci permetterà inoltre da una parte di recuperare e valorizzare la memoria materiale e immateriale legata alla tradizione dall’altra sarà occasione per proporre agli ospiti della città nuovi interessanti percorsi esperienziali andando ad implementare la nostra offerta turistico-culturale”.