Russi e il giallo della badante trovata morta: per i carabinieri nessun mistero, si tratta di suicidio

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Un giallo che non sembra un giallo. Venerdì 20 settembre – verso le ore 16,30 – è intervenuto il personale del 118 con ambulanza e auto medicalizzata presso l’abitazione di un noto avvocato di Russi per soccorrere una badante straniera. Si parlava di suicidio. All’arrivo dei soccorsi sanitari, erano già sul posto anche i Carabinieri di Russi, i quali sono rimasti fino a tarda sera, raggiunti verso le ore 18,30 dai colleghi della scientifica. I militari sono rimasti nell’abitazione fino alle ore 22 circa.

Fin da subito è circolata la voce sul suicidio della badante, ma nelle ore e nei giorni successivi a Russi hanno iniziato a rincorrersi anche voci di tutt’altro tenore. Secondo amici e parenti della badante l’ipotesi del suicidio non doveva essere presa in considerazione; in tal caso la causa della morte della donna sarebbe stata dunque violenta, procurata da altri. Il giallo s’è progressivamente infittito. Qualcuno ha parlato anche di un coltello conficcato nel fianco della donna. Insomma, voci che hanno lasciato spazio ad altre voci, e così hanno alimentato questa sorta di mistero di cui sta parlando, pare, tutta la città.

Allo stato attuale, l’Arma dei Carabinieri conferma che non c’è giallo e che si è trattato di un suicidio. Sul corpo della donna è stato comunque effettuato un esame autoptico di cui al momento non si conosce l’esito. Ma si dà per certa che la stessa badante si sia data la morte da sola. Non sono stati chiariti il modo e la ragione del gesto. E forse per questo sarebbe stata fatta l’autopsia.

Nemmeno certe voci su contrasti di lavoro o una posizione poco chiara della donna sono state confermate: ai carabinieri la badante risultava regolarmente assunta ed in regola con il permesso di soggiorno.

 

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