Ruba merce al Decathlon per 20mila euro, poi rivende tutto al mercatino: 49enne nei guai

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La responsabile del negozio Decathlon di Granarolo Faentino si è rivolta ai Carabinieri di Faenza: eseguendo l’inventario della merce presente in negozio ha riscontrato l’ammanco di diversi prodotti (Boomerang di diverso tipo e di guantoni da Boxe). La responsabile ha asserito, inoltre, che l’inventario, periodicamente eseguito, riguarda solo  la merce presente all’interno del negozio, ovvero quanto vi è in esposizione, e quindi di non essere in grado di indicare se ci fossero degli ammanchi provenienti anche dal magazzino perché in tal caso non c’è un inventario in suo possesso. I Carabinieri, muniti di un apparato rilevatore di barcode, utile per verificare se  il codice “RFID” di sistema di protezione degli articoli è stato smagnetizzato e disattivato, si sono messi alla ricerca dei prodotti presso alcuni mercatini delle pulci della zona.

Il controllo è terminato con il rinvenimento di diversi contapassi, guantoni da boxe, maglie da mare taglia baby, maglie da mare per adulti, pantaloni e maglie felpate da uomo. Ipotizzando l’ipotesi di reato della ricettazione tutti i prodotti sono stati posti sotto sequestro. In un altro mercatino delle pulci, invece, sono stati rinvenuti diversi caschi da bicicletta marca B-TWIN, contapassi, guantoni da boxe canne da pesca fisse, luci per bicicletta, giubbotti di protezione, caschi da sci, guanti da ciclista, caschi da equitazione, corde di allenamento, caschi da bicicletta, boomerang e parastinchi. Tutta la merce ritrovata era integra e dotata di etichetta di vendita e confezione originale. Dall’analisi degli elenchi prodotti al momento del sequestro della merce nei due mercatini dell’usato si evince che in diverse occasioni un 49enne rumeno  ha consegnato la merce.

Pertanto è stato doveroso analizzare la posizione dei titolari degli esercizi in trattazione poiché, spiegano i Carabinieri, “sebbene ci sia un rapporto tra il rumeno ed il venditore formalizzato da un mandato di vendita, dove l’esercente si impegna a vendere la merce consegnata in conto vendita, doveva comprendere che fossero di illecita o almeno di dubbia provenienza ma li ha comunque accettati, certo che tali prodotti, appunto per le loro caratteristiche, sarebbero stati prontamente venduti garantendogli, quindi, un facile guadagno”. Quindi sono stati deferiti per ricettazione sia il 49enne rumeno sia i titolari dei mercatini delle pulci. La refurtiva è stata restituita alla titolare del Decathon per un valore complessivo di 20.000 euro di materiali.

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