Nella Casa Circondariale di Port’Aurea a Ravenna si gioca “La partita con papà”

Nella Casa Circondariale di Port’Aurea a Ravenna venerdì 6 dicembre si gioca “La partita con papà”: papà detenuti in squadra con i loro figli sfideranno in una partita di calcio gli agenti della polizia penitenziaria e gli educatori.

L’iniziativa, coinvolge 70 carceri di tutto il Paese ed è giunta alla quinta edizione, prenderà il via domenica 1 dicembre ed è organizzata da Bambinisenzasbarre Onlus in collaborazione con il Ministero di Giustizia – Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria.

“Le partite di calcio dei papà detenuti coi loro figli si giocheranno fino a Natale, coinvolgendo più di 2900 bambini e 1700 papà detenuti (dati aggiornati a novembre 2019) – spiega l’associazione in un comunicato stampa -. Si tratta di un momento eccezionale d’incontro, che rimane a lungo nella memoria di bambini e famiglie, ed è una straordinaria occasione che permette a padri, madri e figli di condividere un momento di normalità e vicinanza”.

La partita con papà è un appuntamento che, negli anni, ha dimostrato “sul campo” di essere un mezzo trainante per coinvolgere le istituzioni, i media e tutta la cittadinanza sul tema dei diritti dei bambini e sull’emarginazione e lo stigma a cui sono soggetti questi minorenni – prosegue la nota dell’associazione -. L’iniziativa vuole sensibilizzare sul tema dell’inclusione sociale e delle pari opportunità per tutti i bambini e si è affermata come uno dei momenti efficaci per superare i pregiudizi di cui spesso sono vittime questi bambini, che vivono col “segreto del loro famigliare in carcere”, per non essere stigmatizzati ed esclusi. Non lasciamoli soli a giocare la partita della vita (sono 100mila in Italia e oltre i 2,2 milioni in Europa).

In contemporanea alla Partita con papà, sarà attiva la campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi “Loro non hanno colpe”, attiva dall’1 al 28 dicembre 2019 con numero solidale 45594, per creare nelle carceri italiane nuovi Spazi Gialli, luoghi di accoglienza, ascolto, interazione ed attenzione dedicati ai bambini che entrano in carcere per incontrare la mamma o il papà e alle loro famiglie.