Gli imprenditori del turismo chiedono più collegamenti per arrivare a Cervia: servono strade, ferrovie ed aeroporti

“Senza collegamenti adeguati non c’è turismo. È ora di investire su infrastrutture stradali, aeree e ferroviarie”. A dirlo a gran voce è Confcommercio Ascom di Cervia che chiede alla Regione Emilia Romagna e agli altri enti competenti di trovare strategie per “risolvere il problema di mancanza e carenza nei collegamenti stradali, autostradali, ferroviari e aeroportuali. Il rilancio turistico della costa è legato inevitabilmente alla qualità delle infrastrutture ed è questa voce che la Regione dovrebbe mettere in agenda come priorità”, dichiarano.

L’associazione di categoria parte da un dato assodato: il turista oggi non vuole perdere tempo con spostamenti incerti, sistemi farraginosi di consultazione di tabelle orarie, collegamenti con stazioni e aeroporti saltuari, strade secondarie e sconnesse. “Se non si mette mano a questo sistema infrastrutturale – affermano -, la nostra regione rischia di perdere identità e vocazione turistica in modo irrimediabile. Lunga la costa e dal mare all’entroterra è necessario potersi muovere in modo adeguato, innovativo e facile. La metropolitana di superficie potrebbe essere una delle soluzioni, ma la stessa dovrà avere alcune caratteristiche: frequenza, numerose fermate in ogni punto di interesse e vicinanza con i centri da raggiungere”.

E sui collegamenti aerei, soprattutto pensando al turismo che proviene dall’estero, aggiungono: “Il nostro aeroporto di riferimento resta quello di Bologna, che tuttavia, ha un bacino di viaggiatori che lo rendono sovraccarico e in costante overbooking. Servono strategie e sostegni per i vicini aeroporti di Rimini e Forlì che fungano da seconde piste. Ma questo non basta. Dall’aeroporto vanno creati collegamenti per raggiungere le destinazioni prescelte”.

“La destinazione Romagna – spiegano da Confcommercio Ascom -, se vuole ambire a essere tale nel concreto, ha bisogno di mezzi moderni di spostamento perché quelli tradizionali – come autobus o navette – non sono in grado, da soli, di supplire alle nuove esigenze. Per la ferrovia gli interventi sono indispensabili. Dal punto di vista strategico la stazione ferroviaria di Cesena è il nostro riferimento: sia perché sostiene l’alta velocità sia per le numerose e frequenti partenze con le città limitrofe. Cesena è importante allo stesso modo anche per l’uscita autostradale utilizzata dalla maggior parte dei turisti che intendono raggiungere la nostra zona. Attualmente la strada che ci collega a Cesena non è adeguata a sopportare il carico di traffico che la attraversa. Servono piani di intervento che sostengano un ammodernamento di questo collegamento, a beneficio non solo di Cervia ma anche di altri comuni che vivono in buona parte di turismo come Cesenatico”.

Rincarano poi la dose: “Stesso discorso per la E55 (Orte-Mestre) che rappresenterebbe una arteria per i collegamenti con il nord-est e l’Europa. La obsoleta Romea oggi non soddisfa il bisogno di recepire il mercato estero e va rimessa in cantiere la costruzione del tracciato Ravenna-Mestre. Un intervento fondamentale per garantire competitività in tema di ricezione di quei flussi turistici – storicamente punto di riferimento per la nostra località. Il principio è uno: sono importanti i collegamenti aerei quanto quelli via terra se vogliamo intercettare flussi turistici e rendere il mercato La competitività con altre località nazionali e internazionali passa, in definitiva, da un sistema complesso ed efficiente di reti di trasporto”.

Il presidente di Confcommercio Ascom Cervia Nazario Fantini ha dichiarato: «Siamo sempre disponibili per un confronto costruttivo con la Regione Emilia-Romagna e gli enti competenti su queste tematiche. Interventi alle infrastrutture, realizzazione di collegamenti dinamici e risposte alle esigenze delle categorie che operano nel mondo del turismo sono, per noi, punti strategici da affrontare nei prossimi anni. Riteniamo indispensabile, infine, intraprendere un dialogo con i comuni vicini per avviare percorsi condivisi a beneficio di tutte le località di costa».