Per anni evade il fisco e occulta beni con società estere: la GdF ravennate gli sequestra lo yacht

La Guardia di Finanza di Ravenna ha sottoposto a sequestro un’imbarcazione di lusso di 24 metri fittiziamente intestata ad una società maltese, di fatto nella disponibilità di un imprenditore faentino attivo nel commercio all’ingrosso di prodotti per la casa, indagato per i reati di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte e autoriciclaggio aggravato dalla transnazionalità.

L’attività di indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Ravenna, ha preso avvio da oltre un anno a seguito di un esposto presentato alla Guardia di Finanza di Faenza da un uomo che si era inizialmente prestato a svolgere il ruolo di prestanome, intestandosi fittiziamente cariche amministrative in società italiane ed estere riferibili all’indagato. Le intenzioni dell’imprenditore erano quelle di sottrarre i propri beni alle legittime azioni di riscossione del fisco, azionate per l’evasione di un considerevole ammontare di imposte mai versate.

Per questo motivo si era progressivamente liberato, ma solo formalmente, dei propri beni,conferendoli con atti simulati a società apparentemente estranee alla sua persona in modo da apparire “nullatenente”, nel tentativo di rendere inefficaci le procedure di riscossione avviate nei suoi confronti.

L’azione fraudolenta non è però sfuggita ai Finanzieri, che, in esecuzione del provvedimento di sequestro emesso dalla Procura della Repubblica di Ravenna, hanno rintracciato l’imbarcazione, del valore di oltre un milione di euro e battente bandiera maltese, che si trovava in fase di rimessaggio presso un cantiere nautico in San Giorgio di Nogaro (UD).