Giornalista di Repubblica Paolo Berizzi “photoshoppato” in stile sequestro BR sul Secolo d’Italia: la risposta di ANPI

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Questa mattina, venerdì 27 dicembre, il giornale Secolo d’Italia ha pubblicato un articolo a firma del suo direttore Francesco Storace, corredato da una fotografia in cui compare il giornalista di Repubblica Paolo Berizzi con il bavaglio alla bocca su sfondo rosso con la scritta “Brigate Rosse”. Un’immagine macabra, che riporta alla memoria uno dei periodi più bui della storia recente del Paese, quella dei sequestri di persona per scopi politici e degli attentati terroristici di varia matrice.

Immediatamente sono fioccate prese di posizione a difesa del giornalista, che su Repubblica tiene la rubrica “Pietre”, nella quale evidenzia episodi di razzismo, xenofobia e antisemitismo capitati in Italia. Tra queste, riportiamo il messaggio integrale divulgato da Anpi Ravenna:

“Ciao Paolo,
noi ti conosciamo bene per la tua intransigente battaglia in sostegno della libera informazione e contro il crescente fenomeno neo-nazista europeo. E questo anche per la tua familiare presenza a Conselice dove c’è la “Pedalina”; ovvero il monumento alla libertà di stampa. Proprio a Conselice quest’anno la comunità intera, nella sue forme pubbliche e private, ha voluto darti un riconoscimento per le tue giuste e condivise lotte.
Oggi leggiamo su Repubblica dell’insulto che hai ricevuto da parte di un quotidiano nazionale (che pubblica addirittura una tua immagine che riporta ad eventi luttuosi di un recente passato) e ti esprimiamo la nostra completa solidarietà nel comune sentire dell’impegno antifascista.
Con rinnovata stima
ANPI provinciale di Ravenna”

 

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Commenti

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  1. Scritto da Gianni C.

    le brigate rosse erano comuniste?

  2. Scritto da Ale76

    Pur non condividendo certi accostamenti e forzature giornalistiche (la fotoshoppata di cui sopra) noto che come sempre, certi ambienti della società italiana, vedono, interpretano e commentano gli avvenimenti a senso unico.

    Certi giornali (Il Manifesto o Il Fatto Quotidiano tanto per citarne due…) hanno sempre cavalcato le notizie fomentando gli animi con frasi ardite e maquillages fotografici spesso allusivi e quantomeno gravi o inopportuni o peggio, pericolosi.

    Ma mai che ANPI o certi sindacati o club di “benpensanti” abbiano mai detto o scritto o condannato qualcosa.

    Non vedo onestà intellettuale in certe associazioni od organizzazioni.

    Ed è una grave mancanza di civiltà politica e rispetto verso coloro che la pensano diversamente.

    Alla faccia della democrazia, del rispetto e del pluralismo.

  3. Scritto da Giovanni lo scettico

    Quando la stampa di destra non sa più cosa dire, ecco che si scatena la fantasia. Mi meraviglio di quelli che la leggono e ci credono.