Faenza, insultava e minacciava uno studente per le sue origini straniere: bullo denunciato

Brutto episodio di bullismo in un istituto superiore di Faenza, dove un 16enne italiano aveva preso di mira e terrorizzava un coetaneo sempre italiano, ma di origini africane. Il giovane studente era diventato vittima di minacce e insulti razziali da parte del coetaneo, che frequentava lo stesso istituto. Gli episodi avvenivano durante la ricreazione, quando i ragazzi uscivano dalle classi e si ritrovavano alle macchinette automatiche delle merende. L’indagine sulla vicenda è stata portata avanti dalla polizia locale della Romagna Faentina, che ha dato esecuzione nei giorni scorsi anche all’ordine di procedere all’interrogatorio del “bullo”e alla notifica sia al ragazzo che ai genitori di avviso di garanzia per il reato di rapina aggravata.

Misure emesse dal Tribunale dei Minori di Bologna, a seguito della dettagliata nota investigativa che i vigili manfredi avevano inviato dopo aver ricevuto la denuncia della vittima. Durante la ricreazione, infatti, avveniva che il bullo, facendosi forza della sua maggiore prestanza fisica, si avvicinava alla vittima con atteggiamenti prepotenti, insultandolo. Il ragazzo, in alcuni casi, era stato costretto anche a consegnare i soldi della merenda al 16enne.

Dopo alcuni episodi il ragazzo di origini straniere si è confidato con i genitori ed insieme hanno deciso di presentarsi in via Baliatico a Faenza per denunciare i fatti. Gli agenti di polizia hanno immediatamente avviato un’indagine e, al termine, hanno trasmesso un’informativa ricca di elementi oggettivi e soggettivi raccolti sulla vicenda alla Procura dei Minori competente che, dopo aver opportunamente valutato la gravità della condotta del giovane bulletto, ha deciso di contestare allo stesso il reato di rapina aggravata, disponendo che i vigili procedessero a convocare il responsabile e a sottoporlo  ad interrogatorio di garanzia.

Il ragazzo si è presentato al Comando di Polizia in compagnia di un avvocato e dei genitori per rispondere della grave violazione ascrittagli dal giudice; la procura si è riservata anche la facoltà di chiedere nei suoi confronti il giudizio immediato. La polizia precisa che la scuola coinvolta ha immediatamente collaborato all’indagine dei vigili faentini e ricorda che “il bullismo a scuola non è una semplice cosa tra ragazzi e che ne sono responsabili anche i genitori, come stabilito da una recente sentenza del Tribunale di Roma”. Il nucleo Polizia Giudiziaria della Polizia Locale resta a disposizione di chiunque fosse vittima di simili episodi.