Ravenna, GdF denuncia trentatré badanti per evasione fiscale di oltre un milione di euro

Trentatrè evasori totali completamente sconosciuti al Fisco e redditi non dichiarati per oltre 1 milione e 200 mila euro. È questo il bilancio dell’operazione “No Tax Colf” del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Ravenna, che ha messo sotto osservazione la posizione di numerose collaboratrici domestiche attive a Ravenna tra il 2017 e il 2019. Si tratta prevalentemente di donne provenienti da Paesi dell’Est europeo (soprattutto Romania, Ucraina e Russia) che, pur regolarmente assunte dai rispettivi datori di lavoro, hanno omesso di dichiarare i redditi percepiti e di versare le relative imposte all’Erario.

Infatti le lavoratrici domestiche, impiegate come “colf” per il soddisfacimento di esigenze familiari o nella cura degli anziani, sono una categoria di lavoratori per la quale il datore non funge da sostituto di imposta e che, pertanto, ha l’obbligo di presentare la dichiarazione dei redditi quando gli introiti superano la soglia di esenzione pari a 8.000 euro. Nei 33 casi scoperti dai Finanzieri di Ravenna, invece, le badanti, nonostante fossero state assunte con regolare contratto di lavoro e avessero maturato una posizione contributiva ai fini pensionistici, non hanno mai dichiarato i guadagni conseguiti negli anni, quantificati mediamente in circa 40 mila euro pro capite, rimanendo completamente sconosciute al Fisco.

L’attività ispettiva delle Fiamme Gialle, per la quale si è rivelata fondamentale l’analisi dei dati presenti negli archivi informatici a disposizione del Corpo e l’incrocio con le informazioni acquisite presso l’INPS, ha portato all’emissione di numerosi avvisi di accertamento nei confronti delle badanti inadempienti agli obblighi fiscali, che in molti casi hanno già provveduto a saldare il proprio debito tributario ed a regolarizzare la posizione fiscale.

Ora gli approfondimenti della Guardia di Finanza saranno diretti a verificare se le lavoratrici domestiche, oltre ad aver tenuto nascosti i propri redditi, sulla base della propria apparente condizione di “nullatenenti” abbiano anche richiesto agevolazioni per la fruizione di prestazioni o servizi sociali e assistenziali, in realtà non spettanti per effetto dei redditi conseguiti.

Commenti

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  1. Scritto da Giovanni lo scettico

    Quanta roba parte dalla Romagna e va all’estero! Soldi, biciclette rubate…

  2. Scritto da armando

    ma è naturale: questo è il Paese del bengodi !! tutti credono di poter fare quello che voglioni !!! ed ora??vorremmo sapere come sono sanzionate e se pagano poi….

  3. Scritto da mikepz

    redditi? seicento euro al mese?