Operazione Blue Wave. La Guardia Costiera controlla tutta la regione: 600 kg di pesce ritirato

96 ispezioni, 203 controlli e 21 sanzioni per oltre 50.000 euro

Tra il 18 e e il 22 febbraio è stata sviluppata un’operazione complessa e regionale mirata all’incremento della vigilanza sulla filiera della pesca marittima, denominata “Blue Wave”: tutti i Comandi della Guardia Costiera ricadenti hanno implementato le rispettive attività di polizia marittima, sotto il coordinamento dell’8°Centro Controllo Area Pesca (8° CCAP), operante in seno alla Direzione Marittima dell’Emilia-Romagna, retta dal Capitano di Vascello (CP) Giuseppe Sciarrone.

Sono stati programmati ed eseguiti controlli e ispezioni in mare, in porto e nell’entroterra, per prevenire e reprimere gli illeciti sulla cattura, sulla commercializzazione e somministrazione del pescato; inoltre dal 24 al 28 dello stesso mese è stata sviluppata una analoga attività con la presenza in sede di un ispettore della Croazia al seguito dei militari dipendenti, in base all’accordo di reciproco scambio fondato su di un piano di ispezione congiunto JDP (Joint Deployment Plan), espressamente previsto dall’Agenzia comunitaria per il controllo della pesca EFCA (European Fisheries Control Agency).

Nel corso dell’operazione non è stata trascurata neanche l’effettuazione di controlli presso i centri di manipolazione e preparazione delle mense scolastiche, ospedaliere e similari, per cui sono stati ispezionati 14 specifici esercizi, onde fugare anche il rischio di frodi in commercio e nelle pubbliche forniture attinenti i prodotti ittici freschi e conservati, senza comunque rilevare irregolarità di sorta in materia.

Complessivamente sono state effettuate: 96 ispezioni, 203 controlli, 21 le sanzioni amministrative elevate per un ammontare di oltre 50.000 euro, 13 i sequestri totali, con oltre 600 kg di prodotto ittico ritirato e 4 attrezzi di pesca irregolari sottratti ai fini della confisca, nel corso dei quali uno di questi ha fortunatamente consentito anche la pronta liberazione in mare di un esemplare di tartaruga caretta-caretta ancora vivo, accidentalmente impigliata nelle reti, specie che si rammenta risulta essere protetta dalla Convenzione Int.le di Washington e dalla Direttiva CE Habitat, poiché a rischio estinzione.

Quotidianamente sono stati impiegate nell’operazione 10 autopattuglie, 8 le motovedette in mare, nonché di 1 elicottero proveniente dalla Base Aeromobili della Guardia Costiera di Pescara. Le principali sanzioni riguardano la carente informazione/etichettatura, l’inesatta provenienza del pescato, la violazione delle norme attinenti la documentazione commerciale giustificativa ed i piani di autocontrollo alimentare nonchè la cessione di prodotto catturato in difformità alle norme nazionali e comunitarie prefissate a tutela del depauperamento degli specifici stock ittici.

(La Guardia Costiera non ha fornito nomi e dettagli dei luoghi in cui il pesce è stato sequestrato, n.d.r.)