Coronavirus. A Ravenna 521 casi, purtroppo 6 morti in due giorni. Salgono a 12.383 i positivi in Emilia-Romagna video

Aggiornamento della Regione ER delle ore 17.30 di sabato 28 marzo

Sono 12.383 i casi di positività al Coronavirus in Emilia-Romagna, 795 in più di ieri. 52.991 i test refertati5.193 in più sempre rispetto a ieri. Continua dunque per il sesto giorno consecutivo il trend decrescente negli aumenti: oggi in Regione l’aumento è del 6,8%. A Ravenna del 6,7%.

Complessivamente, sono 5.358 le persone in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi (301 in più rispetto a ieri); aumentano di poche unità – come si sta verificando negli ultimi giorni – quelle ricoverate in terapia intensiva, che sono 316, 8 in più rispetto a ieri.

I decessi sono passati da 1.267 a 1.34477, quindi, quelli nuovi, di cui 44 uomini e 33 donne.

Al tempo stesso, continuano a salire le guarigioni, che raggiungono quota 1.075 (115 in più rispetto a ieri), 833 delle quali riguardano persone “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione; 192 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi (+38 rispetto a ieri).

Per quanto riguarda i decessi, per la maggior parte sono in corso approfondimenti per verificare se fossero presenti patologie pregresse. I nuovdecessi riguardano 22 residenti nella provincia di Piacenza, 2 in quella di Parma, 12 in quella di Reggio Emilia, 12 in quella di Modena, 8 in quella di Bologna (di cui 1 nel territorio imolese), 8 in quella di Ferrara, 6 in quella di Ravenna (3 sono però riferiti alla giornata di ieri ma segnalati solo oggi), 1 a Forlì, 6 a Rimini.

In dettaglio, questi sul territorio i casi di positività, che si riferiscono sempre non alla provincia di residenza ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi:

  • 2.390 casi a Piacenza (114 in più rispetto a ieri)
  • 1.996 a Reggio Emilia (135 in più)
  • 1.922 a Modena (96 in più)
  • 1.752 a Parma (62 in più)
  • 1.586 a Bologna e Imola (73 in più)
  • 1.323 a Rimini (59 in più)
  • 621 a Forlì-Cesena (di cui 300 a Forlì e 312 a Cesena, 22 in più a Forlì e 10 in più a Cesena)
  • 521 a Ravenna (33 in più)
  • 281 a Ferrara (37 in più).

Informativa delle autorità sui 33 casi di Ravenna – fra ieri e oggi si registrano 6 morti – 140 i pazienti ricoverati negli ospedali – 589 le persone in quarantena

Rispetto alle 33 positività comunicate oggi per il territorio del Ravennate, 18 fanno riferimento a donne e 15 a uomini. Tre sono residenti fuori provincia. Diciassette pazienti sono in isolamento domiciliare poichè privi di sintomi o con sintomi leggeri, gli altri 16 sono ricoverati, uno di loro è in terapia intensiva. Sul fronte epidemiologico, si tratta principalmente di pazienti che hanno avuto contatti stretti con casi già accertati.

Per quanto attiene ai decessi, quattro di quelli annunciati dalla Regione erano giù noti, se ne aggiungono due: si tratta di un uomo e una donna rispettivamente di 86 e 76 anni.

Sono 589 le persone in quarantena e sorveglianza attiva in quanto contatti stretti con casi positivi. I ricoveri sono circa 140.

Complessivamente i casi sono dunque 521, confermati alle 12 del 28 marzo, così distribuiti per Comune

  • 26 residenti al di fuori della provincia di Ravenna
  • 231 nel comune di Ravenna (+ 17)
  • 81 a Faenza (+ 9)
  • 40 a Lugo (nessun aumento)
  • 40 a Cervia (+ 1)
  • 17 a Castelbolognese (nessun aumento)
  • 14 a Bagnacavallo (nessun aumento)
  • 12 a Cotignola (nessun aumento)
  • 11 ad Alfonsine (nessun aumento)
  • 9 a Russi (nessun aumento)
  • 8 a Conselice (nessun aumento)
  • 7 a Massa Lombarda (+ 1)
  • 7 a Fusignano (+ 1)
  • 5 a Riolo Terme (nessun aumento)
  • 5 a Solarolo (nessun aumento)
  • 5 a Brisighella (+ 1)
  • 2 a Sant’agata Santerno (nessun aumento)
  • 1 a Casola Valsenio (nessun aumento)
  • Nessun caso a Bagnara

Altri 9 contagiati a Faenza: la comunicazione del Sindaco Giovanni Malpezzi

Dopo alcuni giorni altalenanti, non accenna a diminuire il ritmo dei nuovi contagi fra i residenti del nostro Comune. Alle 12.00 di oggi, i nuovi casi accertati sono risultati 9, che vanno ad aggiungersi ai 6 di ieri, dei quali in tarda serata non avevo ancora avuto dettagli. Recupero ora, fornendo alcune informazioni generiche su tutti i 15 i casi registrati nei due giorni. Purtroppo fra di loro c’è un altro bambino, di 9 anni, peraltro in condizioni non preoccupanti e mantenuto in isolamento domiciliare a casa sua. È il fratellino di un altro caso già accertato nei giorni precedenti.
Gli altri casi riguardano prevalentemente persone ultra75enni (6 casi) o nella fascia 50-60 anni di età (altri 6 casi). Nessuno di questi 15 casi risulta ricoverato in Terapia intensiva. Solo 4 sono assistiti in ospedale, mentre gli altri 11 sono in isolamento domiciliare, non necessitando di cure ospedaliere. Fra questi, seguiti a domicilio, ci sono altri due operatori sanitari del nostro ospedale (un medico e una giovane infermiera). Stanno pagando un forte tributo per il loro generoso servizio.

Sale a 82 il numero dei faentini contagiati, di cui 4 purtroppo deceduti. A ieri sera, invece, è sceso a circa 140 il numero delle persone attualmente in quarantena domiciliare. Questo numero comprende sia coloro che sono risultati contagiati dal virus (ma non bisognosi di cure ospedaliere), sia coloro che sono venuti a contatto con persone positive e quindi potenzialmente a rischio.

Dichiarazione del Sindaco Massimo Medri su un nuovo caso di positività a Cervia

“Salgono a 40 i casi accertati di Coronavirus a Cervia, un nuovo caso anche oggi. Ci è stato segnalato questo pomeriggio dall’Ausl un ulteriore caso di Covid-19, si tratta di una donna di 49 anni che si era recata al pronto soccorso con una sintomatologia sospetta (cosa che non andrebbe fatta, ndr). L’Azienda Sanitaria ha subito attivato le procedure del caso e predisposto l’indagine epidemiologica. Cogliamo nuovamente l’occasione per ricordare a tutti quanti sia indispensabile attenersi scrupolosamente alle norme Ministeriali e le Ordinanze Regionali e Comunali. Ce la faremo tutti insieme, limitando i contatti e attenendoci alle norme”

Posti letto aggiuntivi già allestiti: 4.886, 168 in più di ieri

Da Piacenza a Rimini, continua senza sosta il lavoro all’interno della rete ospedaliera per attuare il piano di rafforzamento dei posti letto disposto dalla Regione. Da ieri a oggi, sono 168 i posti letto allestiti per i pazienti colpiti da Coronavirus, che complessivamente passano da 4.718 a 4886, tra ordinari (4.358, +160) e di terapia intensiva (528, +8).

Nel dettaglio: 645 posti letto a Piacenza (di cui 45 per terapia intensiva), 1.113 a Parma (63 terapia intensiva), 728 a Reggio (55 terapia intensiva), 531 a Modena (89 terapia intensiva), 897 nell’area metropolitana di Bologna e Imola (148 terapia intensiva), 272 a Ferrara (32 terapia intensiva), 700 in Romagna (in particolare: 258 Rimini, di cui 39 per terapia intensiva; 41 Riccione; 113 Ravenna, di cui 12 per terapia intensiva a cui si aggiungono ulteriori 8 posti messi a disposizione da Villa Maria Cecilia di Cotignola; 71 Lugo, di cui 10 per terapia intensiva; 89 Forlì, di cui 10 per terapia intensiva; 120 Cesena, di cui 17 per terapia intensiva).

Per quanto riguarda gli ospedali Covid, si conferma su Parma l’attivazione da parte dell’ospedale Piccole Figlie (ad oggi 25 posti letto Covid attivati sui 30 messi a disposizione) e della casa di cura Val Parma Hospital (ad oggi 22 posti letto Covid attivati sui 36 messi a disposizione). Sempre in provincia di Parma sono stati attivati ulteriori 20 posti letto da parte della casa di cura Città di Parma. Per la provincia di Modena è attivo l’Ospedale di Comunità di Fanano, riconvertito a struttura Covid. Già pronti come Covid hospital quello del Delta di Ferrara (92 posti letto aggiuntivi per acuti, 4 subintensivi e 6 intensivi), che si affianca all’hub del Sant’Anna, e – per la Romagna – l’ospedale di Lugo, con 44 posti letto Covid attivati a cui si aggiungerà quello di Riccione che al momento ha attivato 41 posti letto per acuti; entrambi da affiancare agli hub di Rimini, Ravenna e Forlì-Cesena.

Sul resto del territorio regionale restano confermate a Piacenza la Casa di Cura Sant’Antonino e il San Giacomo per complessivi 120 posti letto, l’Ospedale di Comunità di BobbioCastel San Giovanni e Fiorenzuola; a Parma il padiglione Barbieri e il padiglione 26 dell’ospedale Maggiore (hub)Fidenza e Borgo Taro; a Reggio Emilia, a supportare l’hub Arcispedale Santa Maria Nuova in città, oltre a Guastalla si è aggiunto Scandiano e la struttura Villa Verde con 40 nuovi posti letto; a Modena opera come hub il Policlinico (Baggiovara dà supporto sia per l’area intensiva che per i pazienti in fase acuta) e sono pronti Carpi (dove è già attiva per pazienti Covid anche la Terapia Intensiva con 15 posti letto), Mirandola e Sassuolo; a Bologna, nell’hub del Sant’Orsola, è entrato in funzione il padiglione Covid, il 25, oltre al Bellaria, già Covid hospital che funzionerà come tale anche per l’imolese. Sempre a Bologna, nell’ambito del nuovo accordo con l’Associazione italiana ospedalità privata (Aiop) si sono aggiunte le case di cura Vill’Alba e Villa Erbosa, entrambe dotate di posti letto per la Terapia Intensiva, Villa Laura con 32 nuovi posti letto attivati e il San Giovanni con 52 nuovi posti letto.

Le attività dell’Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile

Stamattina all’aeroporto Marconi di Bologna, alla presenza della Guardia di Finanza e del direttore dell’Ufficio regionale Dogane e Monopoli, sono state consegnate all’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile 80.600 mascherine. Sono arrivate dal Dipartimento nazionale protezione civile altre 243.000 mascherine Montrasio, 6.800 mascherine ffp2, 22.080 mascherine ffp3 e 2.160 tute. Dall’inizio dell’emergenza, tra Dipartimento nazionale e donazioni sono pervenute in Emilia-Romagna 528.000 mascherine ffp2, 95.430 ffp3, 12.800 occhiali protettivi, 31.168 tute, 1.618.300 mascherine chirurgiche, 718.00 guanti, 2.600 camici, 3.000 copriscarpe, 2.000 copricapo; le mascherine del tipo Montrasio risultano essere 3.366.000.

Volontariato

Sono stati 685, mai così numerosi, i volontari di protezione civile dell’Emilia-Romagna impegnati giovedì 26 marzo; dall’inizio dell’emergenza, si contano 6.473 giornate. Le principali attività che li hanno visti impegnati nella giornata di ieri vanno dal supporto alle Ausl nel trasporto degenti con ambulanze (a cura di 218 volontari tra Cri e Anpas); al supporto ai Comuni per le varie attività di assistenza alla popolazione (oltre 400 volontari di tutti i coordinamenti provinciali); alla disinfezione e sanificazione dei mezzi di soccorso (25 volontari tra Parma e Piacenza). È stata montata una tenda ministeriale pneumatica presso la Caserma dei Carabinieri di Ferrara, per lo svolgimento delle udienze di convalida degli arresti in sicurezza e un’altra tenda ministeriale è stata installata presso l’ospedale Bufalini di Cesena per effettuare i tamponi direttamente dalle macchine.

Drive through 

Per accertare la guarigione delle persone già risultate positive, senza scendere dall’auto, sono in corso azioni a San Lazzaro di Savena (Bo), Reggio EmiliaCesenaGuastallaCastelnuovo Monti (Re); presto anche a Scandiano, Correggio e Montecchio (Re). La metodologia ‘drive through’ (in altri comunicati si parla di drive true, si tratta della stessa cosa) affianca l’attività dei tamponi a domicilio. Obiettivo: valutare persone clinicamente guarite (prive dei sintomi dell’infezione) che necessitano di effettuare il tampone due volte a distanza di almeno 24 ore uno dall’altro, prima di essere dichiarate guarite a tutti gli effetti. La prima apertura è avvenuta il 14 marzo a cura dell’Azienda sanitaria di Bologna presso la sede del Dipartimento a San Lazzaro di Savena. A seguire, si stanno diffondendo le postazioni, grazie all’impegno per l’allestimento dei volontari di protezione civile: la struttura di Reggio Emilia è stata attivata nella camera calda del vecchio Pronto Soccorso; a Cesena sono state montate una tenda e un gazebo nel parcheggio dell’Ospedale Bufalini; a Scandiano, Correggio e Montecchio stanno per essere approntate postazioni nelle camere calde dei Pronto Soccorso.

 

Regole Coronavirus

LE 11 REGOLE DA SEGUIRE PER DIFENDERSI DAL CORONAVIRUS

1)  Lavarsi spesso le mani. Si raccomanda di mettere a disposizione in tutti i locali pubblici, palestre, supermercati, farmacie e altri luoghi di aggregazione, soluzioni idroalcoliche per il lavaggio delle mani.

2)  Evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute.

3) Evitare abbracci e strette di mano.

4) Mantenere, nei contatti sociali, la distanza interpersonale di almeno un metro.

5) Igiene respiratoria: starnutire e/o tossire in un fazzoletto evitando il contatto delle mani con le secrezioni respiratorie.

6) Evitare l’uso promiscuo di bottiglie e bicchieri, in particolare durante l’attività sportiva.

7)  Non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani.

8)  Coprirsi bocca e naso se si starnutisce o tossisce.

9)   Non prendere farmaci antivirali e antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico.

10)  Pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol.

11) Usare la mascherina solo se si sospetta di essere malati o se si presta assistenza a persone malate.

IL NUMERO VERDE REGIONALE: 800.033.033

IL NUMERO TELEFONICO NAZIONALE: 1500

 

LINK UTILI:

  • www.salute.gov.it
  • www.regione.emilia-romagna.it
  • www.auslromagna.it