L’Ora X della ripartenza: lunedì 18 maggio riapre quasi tutto. Ecco i protocolli di sicurezza da conoscere

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Domani 18 maggio riapre quasi tutto: negozi, centri commerciali, bar, ristoranti, alberghi, campeggi, agriturismi, parrucchieri, estetisti, spiagge (gli stabilimenti balneari riaprono il 25 maggio), musei e altri luoghi della cultura. Le persone potranno muoversi liberamente in regione senza autodichiarazione. Gli amici potranno incontrare gli amici. Ma tutto deve avvenire in sicurezza perché il virus ha fermato la sua corsa (il lockdown ha funzionato e lo ha circoscritto) ma non è sconfitto. Se facciamo errori e ci comportiamo in modo irresponsabile tornerà a colpirci. Quindi più libertà vuol dire ora più responsabilità e più attenzione quando siamo con gli altri. È questa la parola d’ordine della Fase 2. Dal 3 giugno cadranno anche le limitazioni alla circolazione con le altre regioni e con l’estero. E dal 15 giugno riapriranno cinema e teatri.

IL COMMENTO DEL PRESIDENTE ER STEFANO BONACCINI

“Alla fine il risultato è arrivato”: così il Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Stefano Bonaccini, al termine dell’incontro notturno con il Governo che ha chiuso una lunga giornata di confronto.
“In un’ottica di collaborazione istituzionale si è ricercata e si è trovata una soluzione con l’accordo raggiunto venerdì tra Regioni e Governo. Il nostro obiettivo è sempre stato quello di dare regole certe alle attività che da lunedì potranno riaprire e sicurezza a lavoratori e cittadini. Il Governo si è impegnato a richiamare nel testo le linee guida elaborate e proposte dalla Conferenza delle Regioni quale riferimento certo e principale dai cui far discendere i protocolli regionali. Ciò assicurerà, peraltro – ha concluso Bonaccini – omogeneità e certezza delle norme in tutto il Paese”.

“Nel corso della riunione di questa notte abbiamo svolto un lavoro intenso e molto utile per far ripartire il Paese in sicurezza. L’accordo, che riprende le linee guida delle Regioni per le ordinanze, sancisce ancora una volta la leale collaborazione tra regioni e governo. Ringrazio i presidenti per aver sempre ricercato una soluzione nell’interesse del Paese. Ci stiamo muovendo su un terreno nuovo e, spesso, serve da parte di tutti un’assunzione ulteriore di responsabilità”. Così il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia, dopo la riunione sul Dpcm.

IL COMUNE DI RAVENNA

Il Comune di Ravenna sulla sua pagina Facebook scrive: “Lunedì 18 maggio riaprono le attività economiche e gli esercizi commerciali. A tale proposito la Regione Emilia-Romagna ha condiviso i protocolli di sicurezza con associazioni di categoria, imprese, sindacati ed enti locali dei comparti di commercio, ristorazione, turismo, stabilimenti balneari, alberghi, strutture ricettive e ricreative, servizi alla persona. Nei documenti sono contenute indicazioni operative e linee guida tese a salvaguardare la salute di operatori economici, lavoratrici e lavoratori, clienti e persone, permettendo lo svolgimento in sicurezza delle attività e la prevenzione della diffusione del coronavirus. I protocolli regionali sono conformi agli indirizzi sui quali Governo e Regioni hanno raggiunto l’accordo.”

I PROTOCOLLI

Eccoli a questo link: http://www.regione.emilia-romagna.it/…/protocolli-di-sicure…

COMMERCIO

ARTIGIANATO

BAR RISTORANTI

ALBERGHI

STABILIMENTI SPIAGGE

CAMPEGGI

ACCONCIATORI ESTETISTI

ALCUNE COSE CHE SI POSSONO FARE (E NON FARE) DA DOMANI 18 MAGGIO

Si può uscire di casa e andare dove si vuole, senza alcun pezzo di carta, rimanendo in Regione – Cadono tutte le limitazioni alla libertà personale. Si potrà andare dove si vuole, incontrare le persone, muoversi con mezzi pubblici e privati: fino al 2 giugno si dovrà rimanere nell’ambito della propria Regione. Dal 3 giugno con ogni probabilità cadrà anche questo limite. Dino al 2 giugno per andare fuori dai confini regionali occorreranno ancora motivi di salute, lavoro o urgenza e solo in questo caso bisognerà ancora esibire il modulo di autodichiarazione.

È possibile vedersi con gli amici – Non più solo congiunti. Familiari, amici, colleghi, conoscenti non fa più alcuna differenza. È possibile incontrarsi fuori o invitare a casa chi si vuole. Bisogna sempre però tenere presente le regole di sicurezza che valgono in qualsiasi momento: obbligo di distanziamento sociale, almeno un metro, indossare la mascherina in un luogo chiuso aperto al pubblico, o fuori quando non sia garantita la distanza. E soprattutto il divieto di assembramento. Sono comunque vietate riunioni, feste private con un numero di persone elevato, a meno che non si disponga di una stanza dove si possa sempre osservare la distanza di sicurezza di almeno un metro. Non è comunque prevista alcuna indicazione sul numero di persone che è possibile incontrare.

Non si può andare a trovare dei familiari che abitano in un’altra regione – Non ancora. La visita ai congiunti non rientra nello stato di urgenza. Bisogna aspettare il 3 giugno quando ci si potrà spostare liberamente da una regione all’altra senza alcuna giustificazione.

Riaprono tutti i negozi e si può andare a fare shopping dove si vuole – Da domani gli esercizi commerciali riaprono. L’ingresso nei negozi sarà sempre contingentato a seconda delle dimensioni dei locali, sarà obbligatorio l’uso della mascherina. Se si vuole provare qualche capo di abbigliamento sarà possibile indossando mascherina e guanti puliti.

Riaprono i centri commerciali – Centri commerciali, ipermercati, outlet riaprono, comprese le strutture di ristorazione all’interno. Anche in questo caso gli ingressi saranno contingentati in ragione delle misure dei centri, ci saranno percorsi differenziati in entrata e in uscita.

Si può andare al ristorante – Ci si può andare senza limiti di persone. Considerato l’obbligo della distanza minima di un metro tra commensali e tra le sedute dei tavoli sarà molto difficile che i ristoranti abbiano tavoli in cui potere ospitare molte persone. Se si va con persone con cui si coabita (marito e moglie – genitori e figli – conviventi – etc…) si può evitare di rispettare la distanza di sicurezza.

Non riaprono ancora le palestre – Palestre e piscine riapriranno il 25 maggio ma non sarà come prima. Ci saranno rigide regole di distanziamento per cui non sarà possibile effettuare corsi di gruppo in sala. Ci si potrà allenare con un trainer mantenendo i due metri di distanza interpersonale. Quanto alle discipline sportive restano assolutamente vietate tutte quelle di squadra o di gruppo e quelle, come le arti marziali, in cui è previsto un contatto personale. In piscina bisognerà mantenere una distanza di sette metri in vasca.

Si può andare in spiaggia liberamente a prendere il sole o per una passeggiata – Il decreto nazionale non prevede più alcuna limitazione o divieto per le attività ludiche o ricreative e dunque si potrà andare in spiaggia mantenendo sempre le distanze di sicurezza. Essendo all’aria aperta non c’è obbligo di indossare la mascherina. È sempre bene consultare le ordinanze regionali e anche del proprio comune per la fruibilità delle spiagge libere che dovrà comunque essere sottoposta a regole precise di distanziamento.

I bambini potranno tornare nelle aree giochi dei parchi? – La riapertura delle aree giochi di parchi, ville, giardini, spiagge spetta ai sindaci che saranno responsabili delle regole di fruizione. Cadono i divieti ma ogni comune imporrà delle prescrizioni. Dal 15 giugno ripartono le attività dei centri estivi.

Per ora non si può tornare al cinema o a teatro – La riapertura è prevista per il 15 giugno con le regole di distanziamento sociale che erano già state messe in atto prima del lockdown, dunque poltrone almeno alternate e ingressi e uscite separati.

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