Rossi (Start Romagna): per evitare assembramenti pronti bus aggiuntivi. L’aggressione all’autista? Unico caso in Romagna

Per organizzare il servizio in vista della riapertura della scuola Start fissa una timeline al 15 agosto

Un autista aggredito dopo aver intimato a un passeggero indisciplinato di indossare la mascherina; passeggeri allarmati da assembramenti sui mezzi pubblici. Nelle ultime settimane si susseguono notizie che hanno al centro gli autobus di Start Romagna. Proprio con il direttore generale di Start Romagna Giampaolo Rossi abbiamo fatto il punto della situazione, guardando anche a settembre, quando riapriranno le scuole e le lezioni si terranno in presenza.

L’intervista

Direttore Rossi, per il trasporto pubblico locale, come le sembra stiano andando questi mesi estivi?

“Premettendo che parliamo dei primi mesi dopo il lockdown, nel complesso il giudizio è positivo, poiché i nostri autobus sono utilizzati da molti clienti e ciò significa che è diminuita la paura di muoversi. Dall’altra però c’è anche un pò di preoccupazione, poiché ci affidiamo anche al senso civico dei passeggeri (tenuti a salire a bordo con mascherina e nel rispetto del distanziamento sociale n.d.r.) ma ahimè vi è anche qualche maleducato. Spesso è proprio il cliente “corretto” a lamentarsi contro il trasgressore. Ci tengo a sottolineare che, nel rispetto delle misure anti-covid, gli autobus vengono sanificati quotidianamente ( vi sono dei bollini che certificano che l’operazione è stata effettuata) e il passeggero, in fase di ingresso, ha a disposizione del gel igienizzante, per pulirsi le mani.”

L’altro giorno a Ravenna, è stato l’autista ad intervenire, ma il passeggero “maleducato” ha reagito. Situazioni come quella verificatasi sulla linea 70, sono frequenti?

“Sinceramente e fortunatamente no. È il primo caso “significativo”, considerando tutto il bacino di Start Romagna, quindi le provincie di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini. Mi spiego meglio. Stando al DPCM, l’autista deve rispettare due regole: la prima prevede che inviti il passeggero a mettere la mascherina, anche per una questione di rispetto nei confronti degli altri passeggeri. La seconda, che, se il passeggero indisciplinato insiste a non indossare la mascherina, fermi la corsa e chieda, tramite la centrale operativa con cui è sempre in contatto, l’intervento della forza pubblica.”

Quindi la gestione non è semplice.

“No, certo, perché tutto ciò può generare situazioni di conflitto, anche da parte dei clienti che vorrebbero ripartire. Solitamente però il passeggero maleducato si adegua anche perché, per evitare tensioni, chiediamo almeno che metta un indumento a protezione della bocca, come filtro.”

E per quanto riguarda il rischio “assembramenti” sugli autobus. Come si gestisce?

“L’autista è tenuto a controllare la reale capienza del mezzo. Qualora il numero di passeggeri sia giunto al limite, ma vi fosse necessità di caricare più persone, l’autista deve avvisare la centrale operativa, per chiedere l’invio di un mezzo di scorta e in casi estremi anche l’intervento delle forze dell’ordine. I clienti rimasti a terra dovranno attendere l’arrivo di un altro mezzo. Durante la corsa, se l’autobus è già pieno, l’autista non si deve fermare se non per rispettare la richiesta di fermata dei passeggeri già sul bus, fino a quando non si rientra sotto la soglia della capacità massima. L’autista quindi deve aprire solo la porta d’uscita e non quella per l’incarrozzamento ma, anche in questo caso, ci si affida anche al buonsenso del cliente.”

Immagino la reazione del cliente che vede l’autobus saltare la fermata, magari in un caldo pomeriggio estivo…

“Ovviamente per evitare disagi ai clienti, l’autista deve avvisare in tempo reale la centrale operativa che deve inviare l’autobus di riserva. Abbiamo a disposizione degli ulteriori mezzi, pronti a partire in caso di necessità e posizionati lungo il percorso, in punti strategici. Solitamente sono bus da 12 o 18 metri in modo tale che possano arrivare alla fermata e ripristinare il servizio. Le corse aggiuntive sono previste solitamente durante il fine settimana, negli orari di punta della mattina e del pomeriggio, nelle linee che vanno in direzione mare. Statisticamente abbiamo individuato le finestre d’orario e mettiamo a disposizione mezzi e autisti. E’ chiaro che  è necessario il tempo tecnico per far arrivare l’autobus alla fermata.”

Non c’è quindi un problema di parco-bus o autisti?

“No. Ci siamo attrezzati per rispondere alla domanda, sapendo statisticamente quando è necessario intervenire. La centrale operativa ha sempre degli autisti a disposizione per le emergenze.”

In vista di settembre, come vi state preparando per l’avvio delle scuole?

“Non abbiamo ancora uno scenario preciso. Le scuole sono riuscite a scongiurare il pericolo degli ingressi scaglionati e questo è positivo, poiché così Start Romagna ha i dati rispetto al volume della domanda. Per quanto riguarda l’offerta, ovvero la nostra capacità di trasporto, ad oggi vi sono due ordinanze, una nazionale e un’altra regionale, che prevedono che per l’extra-urbano la capacità sia del 100% dei posti a sedere e del 60% dei posti in piedi. Mentre per il servizio urbano abbiamo il 60% della capacità del mezzo (con i marker sulle sedute, per rispettare il distanziamento sociale ovvero verticale). Non sappiamo ancora se il Ministero dei Trasporti e la Regione Emilia Romagna rivedranno la capacità di trasporto, modificando le percentuali. Solo alla luce di questo dato capiremo come potenziare il numero degli autisti e delle nostre macchina, per il servizio trasporto studenti. La nostra deadline è al massimo fino a metà agosto, altrimenti, non saremo in grado di riprogrammare turni guida e macchine in tempo per l’avvio delle scuole.”