Ondate di calore in arrivo sulla provincia di Ravenna: i consigli utili per affrontarle e limitare i disagi

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Oggi e domani saranno giornate critiche per i livelli di calore: secondo le previsioni di Arpae Emilia Romagna, mercoledì 12 le condizioni meteo previste in provincia di Ravenna faranno avvertire un certo livello di disagio nella popolazione, ma è domani il giorno in cui la percezione del disagio associato ai livelli di calore sarà massima.

calore

Consigli pratici

Tra le fasce di popolazione che maggiormente possono risentire delle ondate di caldo vi sono anziani e bambini. I bambini, ad esempio, hanno una superficie corporea maggiore a confronto del volume, rispetto agli adulti e hanno una temperatura di base più alta. E’ bene perciò che i genitori prestino la massima attenzione ai propri figli, poiché i bambini sudano meno degli adulti, e quando hanno caldo hanno più difficoltà ad esprimerlo, specialmente se molto piccoli. Anche per loro è raccomandata un’idratazione adeguata, possibilmente con acqua e non con succhi di frutta o bibite gassate o contenenti caffeina, e non troppo fredda, e un abbigliamento adatto e con capi leggeri e di fibre naturali.

Per quanto riguarda gli anziani, anch’essi devono seguire una corretta alimentazione e idratazione, ed in questo caso sono i figli o altri parenti più giovani a dover aumentare l’attenzione. Certo vanno privilegiati i cibi leggeri, ma bisogna cercare di combattere la tendenza, che in alcuni anziani si presenta, di mangiare troppo poco quando arriva il caldo. Assai importante bere molto e spesso. Quanto all’aria condizionata, meglio non utilizzarla a temperature troppo basse.

Particolare attenzione dovranno averla anche le persone cardiopatiche, diabetiche (specialmente se insulinodipendenti) e con problemi respiratori, nel seguire i suggerimenti legati al caldo.

Come limitare il disagio

Bere molto e spesso (fino a due litri d’acqua al giorno) anche quando non si ha sete.
Mangiare molta frutta e verdura; fare pasti leggeri.
Vestirsi con abiti leggeri, di colore chiaro, non aderenti, di cotone, lino o comunque fibre naturali.
Nelle ore più calde usare tende o chiudere le imposte.
Fare bagni o docce con acqua tiepida.
Stare il più possibile con altre persone.
Passare più tempo possibile in ambienti con aria condizionata.
Consultare il proprio medico prima di assumere integratori di sali minerali, se si assumono farmaci in maniera regolare.
Pulire i filtri dei condizionatori periodicamente (sono un ricettacolo di polveri e batteri) e regolare la temperatura a 25/27 gradi, e comunque non troppo bassa rispetto a quella esterna.
Se si è affetti da diabete o ipertensione o da altre patologie che implicano l’assunzione continua di farmaci, è importante consultare il proprio medico di famiglia per conoscere eventuali reazioni che possono essere provocate dalla combinazione caldo/ farmaco o sole/farmaco.
Cosa non fare
Evitare di bere bibite gassate e contenenti zuccheri.
Evitare di bere alcolici e caffè.
Evitare di consumare cibi troppo caldi.
Limitare l’uso del forno e dei fornelli.
Evitare, per quanto possibile, di uscire tra le 12 e le 17.
Evitare il flusso diretto di ventilatori o condizionatori e le correnti d’aria.
Non lasciare mai nessuno, neanche per brevi periodi, in macchine parcheggiate al sole.
Ridurre il più possibile l’utilizzo del pannolino per i bambini e degli analoghi presidi per gli anziani.

Chi ne risente di più

Risentono degli effetti del caldo soprattutto le persone anziane, chi è affetto da malattie croniche, le persone che vivono sole, coloro che si trovano in condizioni socio-economiche disagiate.

E’ attivo già da alcuni giorni, su tutto il territorio dell’Ausl Romagna, il piano per il contrasto delle ondate di calore che ormai da vari anni viene realizzato con gli Enti Locali, finalizzato a contrastare il disagio della popolazione, in particolare quella anziana: basti pensare che sul territorio romagnolo vivono oltre 143mila ultrasettantacinquenni.

In linea con quanto previsto dalla Regione Emilia Romagna, le principali azioni previste, e già attivate a partire dalla fine di maggio a cura dei Distretti dell’Ausl, contemplano in primis uno stretto raccordo, oltre che con gli Enti Locali e con i Medici di Medicina Generale, con le associazioni di volontariato e le organizzazioni no profit (tra cui la Protezione Civile, la Caritas, e altre presenti nei vari territori), per rendere gli interventi sinergici e quindi più efficaci.

E’ inoltre prevista la condivisione con i centri sociali, le strutture di accoglienza di anziani e soggetti fragili, pubbliche e private, di piani di monitoraggio per il benessere degli ospiti ed eventuali misure per accrescerlo. Questi stessi soggetti, così come altri enti del pubblico o del privato sociale, nelle varie realtà, attiveranno iniziative, appositamente promosse, per facilitare ed eventualmente accogliere gli anziani in momenti di disagio climatico particolarmente forte.

Sono state predisposte delle azioni di monitoraggio attivo sulla popolazione a rischio. Sono infatti disponibili, per ogni territorio, mappe, costruite ed aggiornate grazie alla collaborazione con le Istituzioni e in particolare coi Medici di Famiglia, degli utenti fragili, in particolare le fasce di persone molto anziane, che vivono sole o con reti parentali e – o di vicinato assenti o molto deboli, e quindi maggiormente a rischio. Qualora gli operatori riscontrino situazioni in cui si renda necessario un intervento di natura sanitaria o sociale, attivano il soggetto titolato a risolvere la criticità (Protezione Civile, Ospedali, Assistenza Domiciliare, Enti Locali, Volontariato…), sempre nell’ottica della collaborazione in rete tra tutti i soggetti che partecipano al piano.

 

 

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Commenti

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  1. Scritto da Gianni C.

    Gli anziani tutti al fresco nei centri commerciali..vale anche x quest’anno??:-)