Ravenna. Donne in nero dalla parte della pace contro il conflitto tra Armeni e Azeri

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Venerdì 9 ottobre, dalle 17 alle 18, le Donne in Nero di Ravenna e la Casa delle Donne saranno in Via Cavour (davanti a San Domenico) per esprimere sostegno alle voci di pace che arrivano da  regione dove è in atto il conflitto per il Nagorno-Karabakh e solidarietà alle donne armene e azere.

“La recente escalation militare del conflitto per il Nagorno-Karabakh sfocia in guerra aperta fra azeri e armeni che si accusano a vicenda e riaccende un teatro di guerra affollato di molti attori armati e di interessi geopolitici ed energetici. Sono già centinaia i morti e i feriti fra cui molti civili” spiega Ionne Guerrini.

«Bombardamenti indiscriminati sui civili da tutt’e due le parti», denuncia la Croce Rossa: «Vengono distrutti ospedali, case, scuole, mercati, reti idriche e telefoniche, tubi del gas». E’ un conflitto che in trent’anni non è mai stato risolto e i traumi del passato alimentano la guerra e zittiscono le voci della pace. Le guerre non finiscono con il cessate il fuoco, le conseguenze si prolungano per generazioni, come dimostrano ex Jugoslavia, Iraq, Siria, Libia. Vogliamo dare voce alla gioventù azera e armena che prende posizione contro la guerra e la retorica nazionalista, denunciando la manipolazione del conflitto da parte delle classi dirigenti, la militarizzazione delle società e la disumanizzazione del nemico”  prosegue la Guerrini.

“Denunciano la diffusione del discorso di odio che domina le narrazioni nazionaliste di entrambi le parti. “L’odio non è mai un prodotto individuale ma è costruito e prodotto all’interno di relazioni di potere. Denunciano l’accumulo per anni di grandi quantità di armamenti che ora stanno usando l’uno contro l’altro. Sosteniamo il loro rifiuto di ogni narrazione nazionalista e militarista che esclude la possibilità per entrambi i popoli di vivere insieme. Chiediamo iniziative volte alla pace e alla solidarietà. Crediamo che esista una via alternativa per uscire da questo stallo attraverso il rispetto reciproco, la convivenza pacifica e la cooperazione” spiegano la Donne in Nero Ravenna.

 

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