Infrastrutture di Ravenna nelle mani dell’Anas, fra lavori per la tangenziale, progetti per nuova Ravegnana, varianti alla Ss 16 ed E55

Più informazioni su

Eppur si muove. Per viabilità e infrastrutture di Ravenna è una stagione di discreta fibrillazione, in positivo. E si spera in un prossimo futuro di raccoglierne i frutti. È già partito il treno del potenziamento del collegamento ferroviario veloce Ravenna – Rimini, uno degli obiettivi previsti dal PRIT 2025 (il Piano Regionale Integrato dei trasporti della regione Emilia-Romagna). È di qualche giorno fa la presentazione del bando europeo per un concorso di idee per la risistemazione della nuova area della stazione di Ravenna. È di ieri la notizia dello sblocco dei lavori Anas – sarebbe il caso di dire ‘finalmente’, ma trattandosi di Anas bisogna sempre andare coi piedi di piombo e incrociare le dita – per due arterie strategiche per il territorio: la tangenziale, che si snoda tra la statale 309 Romea e la Ss 16 Adriatica (la Classicana), e il tratto della statale Ravegnana che va da Classe al porto. A questi due interventi sono destinati rispettivamente 70 e 20 milioni, già stanziati da anni da Anas e inseriti nel contratto di programma per l’Emilia-Romagna per gli anni 2016-2020. Ma da anni finanziamenti e lavori sono fermi. Dopo l’incontro con Anas di questi giorni, l’Assessore regionale Andrea Corsini ha annunciato che per la tangenziale, un primo stralcio dei lavori – per 13,6 milioni di euro – dovrebbe partire entro il 2021.

Ma ci sono novità anche per la nuova Ravegnana, le varianti della Ss16 di Fosso Ghiaia, Mezzano e Alfonsine e perfino per la E55, riferisce sempre Andrea Corsini, dopo la videoconferenza (doveva essere un incontro, poi c’è stato il Dpcm del 18 ottobre) annunciata e avvenuta il 20 ottobre con il Ministero delle Infrastrutture e l’Anas. Ma procediamo con ordine.

“Lo sblocco dei 90 milioni Anas per Ravenna era atteso da tempo. È giunto finalmente il momento che partano i lavori che il territorio attende, è un’occasione storica per Ravenna e la Romagna – ha commentato l’Assessore regionale ai trasporti Andrea Corsini -. Per quel che riguarda i collegamenti da e verso il porto attraverso il sistema tangenziale, la Regione ritiene prioritaria la riqualificazione della tangenziale di Ravenna, l’adeguamento della statale 67 Ravegnana da Classe al Porto, l’adeguamento della statale 309 diramazione, da portare a due corsie per senso di marcia, e infine la realizzazione di un nuovo collegamento fra la statale 67 e la rotonda degli Scaricatori (zona Bassette) in by pass del Canale Candiano. Parliamo di un’opera rilevante – chiude l’assessore – importante per lo sviluppo del territorio e per il porto di Ravenna”.

Per quanto riguarda la statale 309 Romea diramazione e la statale 16 Adriatica nel tratto che costituisce la tangenziale di Ravenna, Anas ha inserito 70 milioni nel Contratto di programma 2016-2020, per un importante intervento di allargamento della sede stradale di 7 km dal km 147+400, in corrispondenza dell’innesto con la SS309 dir, al 154+600, in corrispondenza dell’innesto con la SS3 bis: si sta concludendo la progettazione definitiva e vi è la previsione di avviare, tramite Accordo Quadro, i lavori di un primo stralcio da 13,6 milioni entro il 2021.

L’intervento sulla statale 67 Ravegnana da Classe al Porto riguarda il tratto che inizia in corrispondenza dello svincolo di innesto con la statale 16 e termina in corrispondenza dello svincolo di Marina di Ravenna, per uno sviluppo complessivo di circa 9 km. L’adeguamento, per un ammontare di 20 milioni, è stato previsto nel Contratto di programma di Anas 2016-2020 con finanziamento dal Fondo Sviluppo e Coesione 2014-2020. Anas ha effettuato i rilievi topografici, le indagini geologiche e strutturali e sviluppato il progetto di fattibilità tecnico ed economica. Si sono già tenuti gli incontri con enti locali, Soprintendenza (per la verifica dell’interesse archeologico) e ministero dell’Ambiente (per la procedura di valutazione preliminare ambientale). L’intervento dovrà essere coordinato con il Piano urbanistico attuativo del Comune di Ravenna, nel cui ambito è prevista la modifica per la creazione di una nuova area di svincolo. Occorrerà poi reperire il finanziamento pari a circa 30 milioni per l’adeguamento del viadotto sui Fiumi riuniti a completamento del tratto di competenza Anas. L’Autorità Portuale sta parallelamente portando avanti la progettazione dell’adeguamento dell’ultimo tratto di circa 2 km di propria competenza in corrispondenza dell’accesso all’area portuale.

“Per la nuova Ravegnana e cioè la riqualificazione in sede dell’attuale collegamento fra Ravenna e Forlì e per le tre varianti della Ss16, di Alfonsine, Mezzano e Fosso Ghiaia, come avevo annunciato – continua Corsini – abbiamo concordato di procedere con convenzioni della Regione con Anas e MIT per iniziare la progettazione di queste opere strategiche, inserite nell’ultimo PRIT. Per questa progettazione concorreranno la Regione e l’Anas per il 50% ciascuna, poi le opere saranno inserite nell’accordo di programma 2021 – 2026 fra Anas e MIT per l’Emilia-Romagna, nei prossimi anni si passerà quindi alla progettazione esecutiva e al finanziamento degli interventi. Questo è il percorso. È complesso e sappiamo già che per vedere realizzata la nuova Ravegnana ci vorranno un po’ di anni. Più veloce l’iter delle varianti della Ss 16, che sono senz’altro in cima alle priorità come abbiamo detto e ribadito più volte.”

L’altro grande capitolo riguarda la E55, anche di questo si è parlato il 20 ottobre. “L’idea della Ministra Paola De Micheli, su cui anche la Regione concorda, è quella di prevedere l’opera fra quelle di interesse strategico nazionale e quindi finanziabile con i soldi del cosiddetto Recovery Fund. E preciso qui, come ho già fatto altre volte, soprattutto a beneficio degli abitanti di Mezzano e dintorni, che la E55 e la variante di Mezzano sono due cose diverse e si faranno entrambe. Una non è alternativa all’altra. In termini temporali, la priorità è quella delle varianti alla Ss16, quella di Argenta che sta per partire, poi quella di Alfonsine, quella di Mezzano e quella di Fosso Ghiaia. Queste varianti si faranno e ci doteremo degli strumenti per farle, attraverso le convenzioni e gli accordi di programma con Anas di cui ho detto prima. Invece per la E55 al momento è stato deciso che Anas farà tre studi di fattibilità, con 2 ipotesi di autostrada a pedaggio e una ipotesi di superstrada senza pedaggio, che è l’ipotesi più semplice e meno impattante che io preferisco. Ma l’importante – conclude l’Assessore Corsini – è che grazie all’accesso ai fondi del Recovery Fund e alla volontà del Ministro si sia avviato di nuovo il percorso della E55, che si era interrotto alcuni anni fa. L’opera è fondamentale per Ravenna e per i collegamenti del Porto di Ravenna con il Nord-Est e con l’Europa.”

In buona sostanza, molto bolle in pentola per Ravenna. Ed è una pentola – soprattutto quella dell’Anas – da cui dipendono i destini delle nostre infrastrutture. Non è poca cosa. Ma la Regione da una parte, il Mit dall’altra e gli Enti locali da un’altra ancora dovranno sempre tenere l’Anas sotto la giusta pressione, altrimenti queste opere rischiano di rimanere un sogno nel cassetto ancora a lungo.

Più informazioni su

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di RavennaNotizie, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

  1. Scritto da Daniela M -> No somari

    Si Si come no ..la Ministra De Micheli!!
    La carota e il bastone ha dato il suo frutto!!
    Senza lo studio completo del territorio farete solo brutte immagini.
    Aspettate che l’ingegnere completa la sua opera e vi renderete conto di che cavolate state parlando qui!

  2. Scritto da Gorgio

    Aia! di nuovo dai grandi progetti siete passate ai MINI-progetto per poi tornare alla fine alle briciole!

  3. Scritto da Daniele faaar

    Ma che cos’è questa maccaronara ! La ravegnana classe e al porto!!

  4. Scritto da Luigi Rambelli

    Speriamo di passare dalle mulattiere alle strade 😉

  5. Scritto da Paolo Sev

    Occhio! Mi sa che qui è una corsa per avere la torta di tipo superstrada e non di tipo autostrada, il tutto in barba agli interessi del territorio e della popolazione!!

    Sapete dirmi perché ?

  6. Scritto da Luca

    Ma stiamo scherzando ? Autostrada tutta la vita per la e 55..vogliamo un’opera pessima come la Ravenna-Orte ? Chissà
    perché per Ravenna si scende sempre al ribasso..anche no..perché la Cispadana sarà un ‘autostrada e la nuova Romea no ?

  7. Scritto da stefano RA

    Calma e tranquillità! non peggiorate la vostra immagine OK!

  8. Scritto da Gio

    @Paolo Sev, l’autostrada è una opera seria e struttura, soggetta a controlli stretti e non è possibile mettere le mani dentro , la superstrada è il contrario!

  9. Scritto da Annarita

    Sono dichiarazioni forti e chiare per quanto riguarda l’insistenza sulla tipologia di strada e non è La prima volta, forse è necessario a chi è di dovere, indagare …in profondità. grazie