Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera al decreto ristori: cassa integrazione di 6 settimane e aiuti per i settori colpiti

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Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera al decreto ristori. Lo riferisce l’Ansa che ne riporta una bozza costituita di 32 articoli.

Elezioni 22/11 Comuni rinviate anno prossimo – “In considerazione della situazione epidemiologica da COVID-19, per l’anno 2020 le elezioni dei comuni i cui organi sono stati sciolti ai sensi dell’articolo 143 del testo unico di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, già indette per le date del 22 e 23 novembre 2020, sono rinviate e si svolgono contestualmente al turno ordinario di elezioni comunali del primo semestre 2021, mediante l’integrale rinnovo del procedimento di presentazione di tutte le liste e candidature a sindaco e a consigliere comunale”. E’ quanto prevede la bozza del dl ristori.

Voucher biglietti spettacoli fino 31/01 – Rimborso con voucher anche per gli spettacoli dal vivo previsti dal 24 ottobre e fino a gennaio 2021 e saltati per le nuove restrizioni anti-Covid. Lo prevede la bozza del decreto Ristori che estende le misure già previste durante la prima fase dell’emergenza. La misura vale quindi anche per “i titoli acquistati dal 1 al 24 ottobre non fruiti” finora e “non fruibili fino al 31 gennaio 2021”.

Stop pignoramenti immobili fino 31/12 – Stop ai pignoramenti immobiliari fino alla fine dell’anno. Lo prevede la bozza del decreto Ristori, approvato dal Consiglio dei ministri.

Misure per le imprese e i lavoratori – Per tutte le imprese “abbiamo garantito altre 6 settimane di cassa integrazione Covid-19 utilizzabili dal 16 novembre al 31 gennaio 2021 o, in alternativa, ulteriori 4 settimane di esonero contributivo. Al contempo, proroghiamo il blocco dei licenziamenti fino al 31 gennaio”, ha scritto la ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo, dopo l’ok al decreto Ristori. Per le aziende interessate dal Dpcm è prevista la sospensione dei versamenti contributivi relativi ai lavoratori per il mese di novembre, fa sapere la ministra. Nel decreto Ristori “abbiamo previsto un’indennità da 1.000 euro per i lavoratori stagionali del turismo (inclusi quelli con contratto di somministrazione o a tempo determinato) nonché gli stagionali degli altri settori, i lavoratori dello spettacolo, gli intermittenti, i venditori porta a porta e i prestatori d’opera, tra quelle categorie a cui la pandemia finora ha imposto i sacrifici più grandi e che senza il nostro intervento sarebbero rimasti privi di ogni sostegno”. Inoltre, aggiunge Catalfo, nel decreto sono previste “due nuove mensilità di Reddito di emergenza” per i “molti cittadini economicamente fragili e famiglie svantaggiate” che “stanno pagando un duro prezzo”.

Ristori a fondo perduto – I ristori a fondo perduto saranno il “pezzo forte” del decreto sul tavolo del Consiglio dei ministri del pomeriggio e arriveranno “in tempi record entro il 15 novembre”, avrebbe inoltre detto il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri. Il nuovo intervento a fondo perduto avrà un funzionamento legato al meccanismo già utilizzato con il decreto Rilancio, il mese di aprile resterà il punto di riferimento: “Per alcuni settori il coefficiente sarà 1, per i ristoranti 1,5”, per altri settori potrà arrivare a 2 (quindi ristoro doppio rispetto a quanto già ricevuto). Nel decreto ci saranno anche “sostegni specifici per turismo e somministrazione”, cioè bar, ristoranti, pub.

Nelle prossime ore maggiori dettagli.

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