Riciclaggio, dichiarazione fraudolenta e truffa. GdF Ravenna sequestra 26 appartamenti a Lido di Savio e 2 alberghi a Cesenatico

Quest’oggi 9 novembre, i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Ravenna hanno dato esecuzione ad una misura di prevenzione patrimoniale disposta dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Bologna su proposta della Procura della Repubblica di Ravenna, sequestrando 2 alberghi a Cesenatico e 26 appartamenti in un residence di Lido di Savio, riconducibili a due imprenditori del settore turistico-alberghiero. L’operazione è stata presentata quest’oggi, presso il Tribunale di Ravenna, durante una conferenza stampa in cui sono intervenuti il Procuratore Capo Alessandro Mancini, la pm Lucrezia Ciriello, il Colonnello Andrea Mercatili, Comandante provinciale della Guardia di Finanza di Ravenna e il Tenente Col. Pasquale Arena, Comandante Nucleo Polizia Economico-Finanziaria Ravenna, che ha svolto le indagini.

Gli accertamenti economico-patrimoniali, sulla base dei quali è stata adottata l’odierna misura di prevenzione, sono stati svolti dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Ravenna a conclusione di una precedente attività investigativa diretta dalla Procura della Repubblica di Ravenna, che ha riguardato il fallimento doloso di sette società di capitali – spiegano dalla Guardia di Finanza di Ravenna -. A seguito di quell’indagine sono state infatti contestate ai due soggetti “una serie di bancarotte fraudolente patrimoniali e documentali, reiterate dal 2007 al 2016, con riguardo alla gestione di fatto, schermata attraverso prestanomi e società di comodo, di diverse strutture ricettive e tour operator che venivano poi depredati di ogni risorsa finanziaria prima di essere destinati sistematicamente al fallimento. Un giro vorticoso di società e flussi finanziari attraverso i quali gli imprenditori investigati sono riusciti ad accumulare illecitamente milioni di euro, poi reinvestiti nell’acquisizione di altre strutture turistiche e in proprietà immobiliari.”

La successiva indagine patrimoniale, “rivelatasi particolarmente articolata in virtù del periodo temporale di riferimento (oltre 10 anni) e delle numerose aziende e beni facenti capo ai proposti, peraltro ubicati in province diverse, ha consentito di rivelare un’evidente discrasia tra gli esigui redditi leciti dichiarati al fisco dai componenti dei loro nuclei familiari e gli asset patrimoniali a loro riconducibili, tanto da poter ragionevolmente ritenere che, per condotta e tenore di vita, gli stessi vivessero abitualmente con i proventi di attività delittuose e pertanto potessero definirsi soggetti socialmente pericolosi, anche alla luce del loro delineato profilo delinquenziale connotato da una serie di reati a sfondo economico-finanziario, tra cui riciclaggio, dichiarazione fraudolenta, insolvenza fraudolenta e truffa.”

Al termine delle indagini economico-finanziarie effettuate, è stata dunque avanzata alla locale Procura della Repubblica una proposta di misura preventiva sul patrimonio “avente ad oggetto tutti i beni formalmente intestati o comunque nella piena disponibilità dei soggetti proposti, anche per il tramite di prestanomi”. Sulla base di tali evidenze la Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Bologna “ha riconosciuto la pericolosità di ordine economico-finanziario dei due soggetti segnalati e la mancanza di ragionevoli giustificazioni circa la legittima acquisizione dei beni individuati, dei quali disponeva quindi il sequestro cautelare finalizzato alla successiva confisca di prevenzione.” Sono così scattati i sigilli alle aziende e agli immobili in parola, che saranno ora messi a disposizione di un Amministratore Giudiziario che li gestirà per conto dell’Autorità Giudiziaria.

“Il servizio odierno testimonia la costante attenzione operativa dei militari in forza al Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Ravenna, che, in aderenza alle direttive dell’Autorità Giudiziaria, continua ad essere rivolta anche all’individuazione e alla conseguente aggressione dei patrimoni e delle disponibilità finanziarie illecitamente accumulati dalle consorterie criminali grazie alla commissione di gravi reati economico finanziari, nella consapevolezza che soltanto l’apprensione materiale dei beni possa – almeno in parte – ristorare la collettività per  l’inquinamento del mercato e per l’illecita concorrenza subiti e possa rappresentare un chiaro monito per chi intendesse operare in spregio alle regole e in danno all’imprenditoria sana” concludono dalla Guardia di Finanza di Ravenna.

Commenti

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  1. Scritto da Viola

    Oggi 173 casi!!! Ai fenomeni senza alcun senso civico, a coloro che pensano che ” sfidare” le regole sia ” divertente” e faccia molto macho suonar sirene, a chi si prende gioco delle ordinanze, mettendo a repentaglio la vita degli altri e anche la propria ,procurando così facendo, un rischio elevato di contagi. A tutti questi” signori” dico : vergogna!! Vergognatevi tutti! Ci Si aspetta da ognuno di noi, per il bene di tutti, non solo quello della salute, ma anche quello economico, che ognuno faccia la propria parte con coscienza e ripeto senso di responsabilità. Si sta cercando di non scivolare in zona rossa, che chiuderebbe tutto…a tal riguardo ci si aspetterebbe che anche dagli imbecilli arrivasse un contributo affinché questo non avvenisse. Se ce la fate…meditate sulla “convenienza” delle vostre azioni!

  2. Scritto da Magenta

    @ VIOLA: L’Unica soluzione la confisca dei risparmi, tutti ed a tutti, depositati nelle banche , sotto ogni forma di investimento, e che si affrettino , prima che i tanti furbi li facciano sparire.

  3. Scritto da Viola

    @redazione ravennanotizie
    Gent.redazione il mio commento è stato postato sotto l’ articolo sbagliato. Il mio post voleva riguardare l’ articolo del sindaco Ranalli di Lugo sui comportamenti di alcuni sui concittadini.L’ errore è stato mio… Buon lavoro a tutti e approfitto di questa piattaforma ancora una volta per lanciare un messaggio a tutti, ravennati e non,..siate responsabili! Non rendetevi colpevoli di comportamenti pericolosi per voi e per gli altri! Gli ospedali scoppiano e il personale sanitario, tutto, è in grande sofferenza, ognuno faccia la propria parte.