Lugo. Nuovo decesso alla casa di riposo Don Cavina. Sale a 17 il numero gli anziani ospiti vittime del Covid
Tornano purtroppo ad aumentare i nuovi casi di positività al Covid-19 riscontrati a Lugo. A comunicarlo ieri 2 dicembre è stato il Sindaco Davide Ranalli “sono 22, tra cui un ospite, asintomatico, della comunità alloggio via Fermini. Si tratta di contagi individuati a seguito di sintomi o di tamponi effettuati privatamente, oppure di contatti di casi già noti. È stato inoltre aggiunto un caso rispetto a ieri. Aumentano anche i guariti, sono sei in più e tra loro c’è anche un’operatrice della casa di riposo Don Cavina”.
“Purtroppo, anche in questa serata devo comunicare nuovi decessi di cittadini lughesi, avvenuti nelle ultime settimane e comunicati ufficialmente in questi giorni. Sono purtroppo quattro in più, tra cui una persona che era ospite della casa di riposo Don Cavina. A tutte le loro famiglie mando un forte abbraccio e le condoglianze di tutta la nostra comunità” prosegue il primo cittadino.
“È passato poco più di un mese da quando sono stati scoperti i primi casi di positività al Covid-19 nella casa di riposo don Cavina, dove in queste settimane ci sono stati 17 decessi tra gli ospiti della struttura che avevano contratto il virus. La situazione all’interno della casa di riposo si sta giorno dopo giorno normalizzando. Attualmente resta un ospite ancora ricoverato in ospedale, mentre il personale Ausl ha sospeso l’attività all’interno della struttura la settimana scorsa a seguito delle guarigione degli operatori. Gli accertamenti proseguono su alcuni ospiti che presentano sintomi suggestivi ma al momento sono negativi al tampone”.
“Oggi si è svolta la terza commissione dipartimentale, presieduta dalla presidente Gianna Babini, in cui è intervenuta la dottoressa Raffaella Angelini, direttrice della Sanità pubblica dell’Ausl Romagna. Un momento di confronto voluto dall’Amministrazione che ci ha consentito di fare il punto della situazione – conclude Ranalli-. In questi mesi abbiamo collaborato ogni giorno con l’Ausl e l’ufficio di Igiene pubblica, a cui va il mio ringraziamento per il grande lavoro che sta portando avanti”.
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Troppi morti! Serve rigore e come ho gia espresso in ogni numero vi è una persona.