Natale che verrà: dal 21 al 6 gennaio no spostamenti fra Regioni, il 25 e 26 si resta nel comune, si può pranzare al ristorante

Più informazioni su

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha firmato il Decreto legge sugli spostamenti che conferma la stretta del Governo sulle festività varato ieri 2 dicembre dal Consiglio dei Ministri. Mentre prosegue il lavoro sulla bozza del Dpcm con le misure che saranno in vigore a partire da domani 4 dicembre (poiché le vecchie misure scadono alla mezzanotte di oggi) e fino al 15 gennaio. Adesso la bozza è al vaglio delle Regioni, la firma del Premier Conte è prevista in giornata. Natale e Capodanno saranno “blindati” dentro i confini comunali. Dal 21 dicembre al 6 gennaio è previsto il blocco degli spostamenti tra le Regioni (a prescindere dal loro colore) e il divieto di raggiungere le seconde case. Previsto anche lo stop alle stazioni sciistiche. Ma a Natale e Capodanno si potrà perlomeno andare a pranzo al ristorante. Ancora chiusi cinema, teatri, musei.

LE MISURE PREVISTE

A Capodanno coprifuoco più lungo fino alle 7 del mattino e non fino alle 5 come negli altri giorni, si legge nella bozza del nuovo Dpcm. “Dalle ore 22 alle ore 5 del giorno successivo, nonché dalle ore 22 del 31 dicembre 2020 alle ore 7 del 1 gennaio 2021 sono consentiti esclusivamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute”.

Si potrà tornare a sciare dal 7 gennaio. Nella bozza viene spiegato: “Sono chiusi gli impianti nei comprensori sciistici; gli stessi possono essere utilizzati solo da parte di atleti di interesse nazionale… per permettere la preparazione finalizzata allo svolgimento di competizioni sportive o lo svolgimento di tali competizioni. Dal 7 gennaio 2021, gli impianti sono aperti, agli sciatori amatoriali” con l’adozione delle linee guida di Regioni e Province autonome validate dal Cts Comitato Tecnico Scientifico.

Divieto di mobilità durante le festività. Dal 21 dicembre al 6 gennaio è vietato ogni spostamento “in entrata e in uscita tra i territori di diverse regioni o province autonome”, e il 25 e 26 dicembre e il 1° gennaio ogni spostamento tra comuni, salvo che per comprovate esigenze di lavoro, necessità o salute. È consentito il rientro alla residenza, domicilio o abitazione, escluse le seconde case in altra Regione o Provincia autonoma e, nelle giornate del 25 e 26 dicembre e del 1°gennaio, “anche ubicate in altro Comune, ai quali si applicano i predetti divieti”.

I ristoranti resteranno aperti a pranzo anche a Natale, Santo Stefano, Capodanno e l’Epifania. La bozza del nuovo Dpcm non prevede restrizioni ulteriori rispetto all’orario di apertura limitato dalle 5 alle 18 anche per i bar e altri locali di somministrazione cibi e bevande. “Il consumo al tavolo è consentito per un massimo di quattro persone per tavolo, salvo che siano tutti conviventi”, si legge nel testo.

Chiusi i ristoranti degli alberghi a Capodanno: la cena si potrà fare solo in camera. Chi deciderà di passare il 31 notte in albergo dovrà accontentarsi. Secondo la bozza del nuovo Dpcm, infatti, “resta consentita senza limiti di orario la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive limitatamente ai propri clienti, che siano ivi alloggiati; dalle ore 18 del 31 dicembre 2020 e fino alle ore 7 del 1° gennaio 2020, la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive è consentita solo con servizio in camera”.

Resta sempre consentita la ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto, nonché fino alle ore 22 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze.

Scuola: dal 7 gennaio superiori in presenza al 50%. È previsto il ritorno in classe degli studenti delle superiori a partire dal 7 gennaio, ma in presenza al 50%. Il nuovo Dpcm prevede: “Le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado adottano forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica in modo che il 100 per cento delle attività sia svolta tramite il ricorso alla didattica digitale integrata e che, a decorrere dal 7 gennaio 2021, al 50 per cento della popolazione studentesca sia garantita l’attività didattica in presenza”.

Saranno i Prefetti a coordinare l’organizzazione del sistema del trasporto scolastico. “Presso ciascuna Prefettura, infatti, e nell’ambito della Conferenza provinciale permanente – così si legge – è istituito un tavolo di coordinamento, presieduto dal Prefetto, per la definizione del più idoneo raccordo tra gli orari di inizio e termine delle attività didattiche e gli orari dei servizi di trasporto pubblico locale, urbano ed extraurbano, in funzione della disponibilità di mezzi di trasporto utilizzabili, volto ad agevolare la frequenza scolastica anche in considerazione del carico derivante dal rientro in classe di tutti gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado”.

Fino all’Epifania negozi aperti fino alle 21. “Fino al 6 gennaio 2021, l’esercizio delle attività commerciali al dettaglio è consentito fino alle ore 21 – dice la bozza del nuovo Dpcm – Nelle giornate festive e prefestive sono chiusi gli esercizi commerciali presenti all’interno dei mercati e dei centri commerciali, gallerie commerciali, parchi commerciali, aggregazioni di esercizi commerciali ed altre strutture ad essi assimilabili, a eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, di prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi ed edicole”.

Ancora sospese le attività di palestre, piscine e centri benessere. La loro attività resta sospesa, fatta eccezione per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza e per le attività riabilitative o terapeutiche, nonché centri culturali, centri sociali e centri ricreativi.

Nessun cambiamento previsto per musei, teatri, cinema e spettacoli dal vivo che resteranno off limits.

Più informazioni su

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di RavennaNotizie, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

  1. Scritto da Wainer

    Secondo me, i nostri governanti, sono in stato confusionale!

  2. Scritto da batti

    wainer esprime un impressione che può essere condivisa, sai tutto questo non è il dramma. la situazione drammatica è che gli altri sono drammaticamente peggio

  3. Scritto da Pirotecnico

    Nel decreto e nel dpcm non leggo alcun divieto in materia di fuochi d’artificio, quindi in casa, nel proprio giardino, si possono utilizzare i botti? Visto che non sara’ possibile andare in piazza. O sbaglio?

  4. Scritto da domenicarizzo rizzo

    Se nel proprio comune non ci sono ristoranti aperti si può andare in altri comuni?

  5. Scritto da Direttore

    Il 25, 26 dicembre e il 1° gennaio non ci si può spostare dal proprio comune. Negli altri giorni sì, a patto che l’Emilia-Romagna torni presto in zona gialla. LA REDAZIONE