Situazione Rsa, le cooperative rispondono a Cgil: “generalizzare false accuse di carenze e pratiche scorrette è ingiusto e pericoloso”

Le centrali cooperative – AGCI Emilia-Romagna, Confcooperative Romagna e Legacoop Romagna – intervengono in merito alla situazione nelle strutture residenziali per anziani rispondendo e rigettando le accuse che ieri la Funzione Pubblica CGIL Ravenna ha rivolto alle stesse coop a mezzo stampa con un comunicato piuttosto duro. “Le centrali cooperative, in rappresentanza delle decine di cooperative sociali, enti non profit, impegnate nella gestione quotidiana di queste strutture, ritengono offensiva e scorretta la posizione espressa da CGIL e contraria allo spirito di collaborazione che dovrebbe animare soprattutto in questo periodo le diverse parti e non possono esimersi dal precisare e puntualizzare alcuni importanti aspetti. – si legge nella nota delle coop – È doveroso evidenziare in primis che le cooperative sociali sono soggetti che svolgono un pubblico servizio essenziale, riconosciuto dalla Regione Emilia-Romagna, finanziato in gran parte con risorse pubbliche, accreditati, convenzionati e quindi controllati dall’Ente pubblico. Questa funzione pubblica è svolta da migliaia di soci e socie lavoratrici che con il loro impegno garantiscono quotidianamente la cura di cittadini fragili e quindi la continuità assistenziale ed educativa in centinaia di presidi socio-sanitari ed educativi.”

“Sin dall’inizio dell’emergenza le cooperative sociali sono state impegnate nel difficoltoso approvvigionamento di DPI da fornire al personale che operava nei servizi e che hanno sempre garantito nella piena osservanza dei protocolli sanitari, nonostante le difficoltà di reperimento, con costi aggiuntivi considerevoli e che ancora oggi sono in attesa di rimborso. Minare la credibilità di tutto un sistema e delle persone che vi lavorano generalizzando false accuse di carenze e pratiche scorrette è ingiusto e pericoloso. – continuano le coop nella loro risposta – Le scriventi associazioni di rappresentanza sono sempre state disponibili a raccogliere segnalazioni e ad approfondire dubbi o richieste qualora ragionevoli ed accoglibili anche relative a problematiche gestionali e le cooperative associate con la stessa disponibilità vi hanno sempre risposto, pur nelle difficoltà già raccontate. Ciò anche in ragione della tutela del lavoro e dei propri soci che con spirito di servizio continuano ad operare per preservare i servizi e la salute degli utenti e delle comunità laddove sono insediate.”

“Auspichiamo quindi, anche da parte di CGIL, un contributo alla collaborazione, che privilegi il dialogo e il confronto e chiediamo altrettanto impegno di tutti i sindacati nel sollecitare gli Enti pubblici circa l’utilizzo di tutti gli strumenti che il Governo e la Regione Emilia-Romagna hanno messo a disposizione, riconoscendo al movimento cooperativo un ruolo fondamentale nella gestione dei servizi di welfare a partire dal ristoro tempestivo delle cooperative per i maggiori costi sostenuti per i DPI, al riconoscimento degli aumenti contrattuali e dei costi straordinari di gestione, ai posti lasciati vuoti che generano perdite costanti, a gare d’appalto con basi d’asta congrue e che non premino i ribassi sui prezzi ma la qualità. Tutto nella prospettiva di un sistema di servizi che promuova il lavoro, le condizioni salariali, la sicurezza e la qualità dei servizi” conclude la nota cooperativa.