Ospedale e Pronto soccorso di Ravenna, Carradori (Ausl) al Consiglio comunale: 28 milioni di investimenti per il rilancio

Più informazioni su

Lunghissima seduta del Consiglio comunale di Ravenna ieri martedì 12 gennaio sulla sanità e sull’Ospedale della città. Una riunione del Consiglio richiesta paradossalmente dalla maggioranza su iniziativa di Daniele Perini di Ama Ravenna, e di tutti gli altri capigruppo che sostengono il governo della città, che fa seguito si può dire alla lettera di stimolo e di pressione sull’ASL Romagna da parte del Sindaco Michele de Pascale. Perché malgrado le buone intenzioni e le promesse, ancora troppe cose non vanno per il verso giusto nel nosocomio ravennate, a partire dal Pronto soccorso al centro delle cronache nei giorni scorsi. E le conseguenze si vedono anche in questa seconda ondata pandemica. Protagonista dell’incontro a Palazzo Merlato – ma in video-conferenza – è stato il Direttore Generale dell’azienda sanitaria della Romagna, Tiziano Carradori, che ha illustrato il programma di rilancio della sanità, con riferimento in particolare ai progetti e agli investimenti per l’Ospedale di Ravenna e il Pronto soccorso.

Ha introdotto i lavori il Sindaco Michele de Pascale che ha fatto un po’ di campanilismo. “Il nostro è un Ospedale dalle grandi possibilità – ha detto – ed è il più completo della Romagna. Quelli di Forlì e Cesena non hanno neanche lontanamente il livello di completezza dell’Ospedale di Ravenna”. Il Sindaco ha ri-annunciato l’ampliamento del Pronto soccorso, del Reparto di terapia intensiva e dell’area materno-infantile. Naturalmente ha ricordato con una punta di orgoglio il nuovo Corso di Laurea di Medicina e Chirurgia.

Ma tutti aspettavano soprattutto le parole di Tiziano Carradori che è tornato sul luogo del delitto, partendo nel suo discorso proprio dal Pronto soccorso inaugurato nel 2012, quando lui dirigeva l’ASL ravennate. Un PS nato vecchio e inadeguato come lui stesso ha ammesso. “È stato aperto nel 2012 ma pensato alla fine degli anni Novanta, quando gli accessi al Pronto soccorso viaggiavano a livelli molto inferiori rispetto all’oggi; per cui ora scontiamo diversi problemi di carattere strutturale. – ha detto Carradori – Ci sono stati interventi tampone (ha ricordato i 23 nuovi posti letto recuperati nelle ultime settimane) che hanno migliorato la risposta agli utenti e già oggi abbiamo tempi di ricovero molto inferiori rispetto a dieci giorni fa. Ma ancora c’è molto da migliorare.”

Quindi dopo le misure tampone, gli interventi strutturali per un investimento sull’Ospedale da 28 milioni di euro. E fra gli interventi più importanti, proprio l’ampliamento del Pronto soccorso. “Abbiamo pianificato investimenti già finanziati per circa 28 milioni di euro e tra questi c’è anche l’ampliamento ulteriore del Pronto soccorso: entro la fine di gennaio presenteremo un primo progetto generale di ampliamento, che potrà essere realizzato entro 2 – 3 anni.”

Ma Carradori ha ricordato anche che il Pronto soccorso funziona bene se è in relazione con il resto dell’Ospedale, con i vari i reparti: spesso, invece, nel reperimento dei posti letto questo non avviene, per prassi organizzative vecchie e superate. In questo modo si crea una strozzatura per i ricoveri dal Pronto soccorso “e aumenta la probabilità di creare ulteriori problemi, come le infezioni ospedaliere”. Insomma si riorganizzerà l’Ospedale per fare dialogare di più e meglio Pronto soccorso e reparti.

Carradori ha parlato dei soldi del Next generation fund che dovrebbero arrivare alla sanità romagnola: circa 453 milioni di euro, una bella cifra, di cui un centinaio di milioni destinati a tecnologie digitali o elettromedicali, il resto per interventi su ospedali e strutture territoriali. Ha ricordato che l’Ospedale di Ravenna è interessato attualmente da 7 cantieri tra interventi e manutenzioni (con i disagi del caso) e ha annunciato di avere già deciso la divisione della Medicina interna, “perchè una Medicina con 140 posti letto è poco gestibile, neanche Mandrake riuscirebbe a gestire una divisione grande come alcuni ospedali”.

Una parte della Medicina sarà destinata a supportare i ricoveri urgenti da Pronto soccorso, mentre un’altra parte sarà destinata alla continuità ospedale-territorio, ed entro fine mese sarà anche individuato il medico a cui attribuire la responsabilità, in attesa del primario. A proposito delle figure apicali, Carradori ha spiegato che in ospedale a Ravenna ci sono 8 primari scoperti, a breve saranno nominati. Ha annunciato di avere chiesto alla Regione anche di attivare ulteriori 14 posti di primari in tutta la Romagna

Carradori ha parlato anche di Case della Salute e medicina territoriale tornando a lamentare “un serio problema di risorse professionali sul mercato del lavoro”: cioè mancano anestesisti, addetti del Pronto soccorso, medici di medicina generale. “Abbiamo 15mila camici grigi, ossia laureati in medicina che possono lavorare nel privato-accreditato, ma che non possiamo assumere. È un paradosso incomprensibile. Ma anche il personale infermieristico scarseggia”.

Sul Covid e la campagna vaccinale ha ricordato che alla fine di questa settimana o nei primi giorni della prossima, sarà terminare la prima somministrazione ai soggetti prioritari (personale medico e paramedico, addetti e ospiti delle Rsa) in modo tale da terminare la seconda somministrazione del vaccino verso metà febbraio. Quindi tutto procede secondo i piani. Infine ha chiarito che 1.472 operatori in Romagna da inizio pandemia si sono positivizzati al Covid, pari all’8,8% della forza lavoro dell’ASL Romagna: una percentuale comunque inferiore alla media nazionale.

Più informazioni su

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di RavennaNotizie, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

  1. Scritto da agi62

    I soliti discorsi, prima tagliano anche l’impossibile poi fanno gli eroi reinvestendo un decimo dei tagli fatti, classico vista anche la memoria volatile degli italiani.