Covid, tavolo di crisi a Cervia. Il Sindaco Medri: “Aumenta preoccupazione per la tenuta del sistema economico”

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Non si ferma il confronto tra il Sindaco di Cervia Massimo Medri, il Presidente del Consiglio Comunale e i rappresentanti delle categorie economiche e sindacali sull’emergenza Covid in corso: di seguito la dichiarazione del Sindaco che traccia il riassunto dell’ultimo Tavolo di Crisi.

La dichiarazione del Sindaco

In questi mesi abbiamo cercato di gestire l’emergenza sanitaria seguendo tutte le indicazioni che ci venivano fornite dai vari D.P.C.M., dalle ordinanze regionali e dalle disposizione del Prefetto. Ad oggi la situazione rimane preoccupante, la pressione sugli ospedali è forte e ci sono ancora difficoltà nel percorso di tracciamento dei contagi.

A Cervia fino ad ora abbiamo avuto due focolai ( uno presso le Suore di Carità, uno nella Casa famiglia di Savio), per il resto i casi sono principalmente nel contesto familiare. La vaccinazione a Cervia è iniziata da Villa Verde  per proseguire alla CRA Busignani. In attesa di ricevere tempi e modi per la vaccinazione del resto della popolazione siamo a disposizione per sostenere se necessario  l’Azienda anche nel caso servissero strutture.

Nei mesi passati l’amministrazione ha aiutato imprese e famiglie a resistere sfruttando risorse del bilancio comunale e fornendo agevolazioni di diverso tipo. Col perdurare dell’emergenza e con il prolungamento delle misure di restrizione aumentano le preoccupazioni per la tenuta del nostro sistema economico da cui dipendono i redditi della maggioranza delle famiglie cervesi. Le ultime decisioni di inserirci in zona arancione  con il rischio di finire in zona rossa  non fanno che aumentare lo stato di incertezza generale e il disagio sociale.

Comprendiamo benissimo e condividiamo la necessità di mettere sotto controllo la pandemia onde evitare il collasso delle strutture sanitarie, ma a questo punto risulta assolutamente necessario avere ben chiari gli scenari che si possono presentare a partire dalla prossima primavera. Prima fra tutti la tempistica e l’entità dei ristori per le aziende.

Bene ha fatto la regione Emilia Romagna che ha deciso di stanziare 40 milioni di euro, ai quali  dovrebbe affiancarsi un ulteriore sforzo del governo per sostenere le imprese , compresi gli alberghi e le strutture ricettive, evitando quello che è successo nei mesi passati quando i ristori sono stati distribuiti a pioggia, dimenticando  interi settori.

L’incertezza va ridotta al minimo per consentire a imprese e lavoratori di poter organizzare le proprie attività e la propria vita. L’attuale stato di completa incertezza non può essere sostenuto ancora per molto tempo. Molte aziende, se non saremo in grado di organizzarci, dovranno chiudere con gravissimi danni per tutto l’indotto e per l’intera economia della nostra città.

Quindi chiediamo che fin da ora si individuino i possibili scenari del prossimo futuro e ci si organizzi per rispettare le scelte conseguenti. Ci permettiamo di indicare i possibili percorsi e le situazioni di eventuale criticità :

1)   Stabilire tempi certi e modalità per la vaccinazione nei singoli territori; cercando di accelerare il più possibile i meccanismi di somministrazione .

2)   In base alle evidenze scientifiche possibili acquisite indicare se i protocolli di sicurezza stabiliti nella prima ondata della pandemia mantengono una loro validità e se dovranno essere adottati nelle fasi della graduale riapertura; non guardando solo i codici ateco , ma entrando più nei particolari delle tipologie delle aziende.

3)   Quali saranno le attività gradualmente da riaprire allorché le condizioni generali lo permetteranno fornendo un calendario almeno di massima;

4)   Adottare un piano di controllo a livello nazionale in grado di far rispettare le regole stabilite;

5)   Indicare se qualche tipo di attività sarà comunque esclusa dalla ripresa dei prossimi mesi per ragioni precauzionali .

Fornire alcune di queste indicazioni potrà aiutare le imprese a organizzarsi ed eventualmente anche a riconvertire totalmente o parzialmente la propria azienda per non interrompere il ciclo produttivo.

Le stesse amministrazioni comunali la cui economia è basata sul turismo potranno ragionevolmente programmare le loro attività e dare un minimo di certezza a imprenditori e lavoratori.

La libera circolazione delle persone sarà inevitabilmente soggetta ancora, speriamo per un tempo limitato, a limitazioni e restrizioni, ma almeno mettiamo alcuni paletti certi entro cui la gente possa muoversi e organizzarsi.

L’amministrazione ha confermato:

  • spazi pubblici a disposizione
  • il calendario eventi con tutte le iniziative principali
  • la presentazione a breve del Piano della sicurezza
  • accantonamento quota bilancio per sostegno imprese e famiglie

L’Amministrazione pubblica ha bisogno comunque di disposizioni a livello nazionale per non interrompere l’erogazione di servizi essenziali. I danni fatti da questa pandemia avranno bisogno di tempo per essere assorbiti. Bene la ripresa della discussione. Questo tavolo sarà aggiornato ogni 15 giorni per continuare una proficua riflessione sui temi affrontati.

C’è forte preoccupazione per quando a giugno finirà la sospensione dei mutui,  e l’introduzione  delle nuove regole del sistema bancario sui “ cattivi pagatori” .  Si auspica che l’orizzonte di riflessione nazionale sia di ampio respiro e che possa prevedere per esempio la rateizzazione del versamento dei contributi dei dipendenti; o la sospensione di tutte le tasse e imposte per tutto il 2021. Importante anche continuare a puntare sui contributi ai consorzi fidi. Bisogna guadagnare tempo,  cercando di ammortizzare i costi e le spese delle aziende per poi essere pronti ad una reale ripartenza.

 Le associazioni sindacali, fanno riferimento , per quanto riguarda la salvaguardia e il sostegno al lavoro alle linee guida espresse chiaramente nel “Patto per il Lavoro e per il Clima”, firmato a Dicembre in Regione.

Nei momenti più difficili, escluse alcune accezioni, ha sempre prevalso il senso di responsabilità; solo una comunità di intenti può arginare le spinte di disobbedienza e il malessere diffuso e latente che questa situazione  fa emergere. Continuiamo su questa strada dando fiducia ai nostri imprenditori e ai nostri cittadini mettendoli in condizione di operare e vivere rispettando le regole e colpendo chi non le osserva.

Questo richiamo vale ancora di più per le istituzioni messe a dura prova da questa pandemia ma che oggi più che mai devono essere vicine ai loro cittadini. In quest’ottica proponiamo un consiglio comunale straordinario da tenere prima della primavera con la presenza della Regione per un confronto costruttivo.

 

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